Questa vita è chiamata valle di lacrime; si nasce piangendo e si muore tra gli spasimi dell'agonia. Quante malattie affliggono il povero corpo umano! ... Quanti pericoli incontra l'anima nel mondo!... Quanti bisogni urgenti fanno trepidare la misera creatura umana. Quanto è terribile il momento della morte! ...
Chi può venirci in aiuto, in tanti bisogni, più della Madonna? ... E la Madonna è contenta di venirci in soccorso, come la madre è lieta di aiutare i figli bisognosi.
Ma perché Maria Santissima faccia la sua parte di madre, è necessario che noi facciamo la parte nostra di figli. Dobbiamo invocarla spesso con amore e con fede. Dobbiamo onorarla più che sia possibile, per attirarci i suoi sguardi misericordiosi.
Siamo in questa valle di lacrime come in viaggio verso l'eternità; unico scopo della vita presente è assicurare la salvezza eterna. Chi onora la Madonna, ha assicurato il Paradiso. Dice la Sacra Scrittura: Coloro che mi onorano, avranno la vita eterna! -
[...] Non basta dire: Io amo la Madonna! ... Recito il Rosario in suo onore!... Porto al collo la sua medaglietta! - Se la devozione alla Santa Vergine si fa consistere soltanto in queste cose, si è in grande errore! Tale devozione sarebbe come una semplice vernice.
Perché si possa dire: Io onoro davvero la Madonna! - è necessario unire alle pratiche esterne l'imitazione delle sue virtù. Come può la Regina del Cielo gradire gli atti di ossequio dei suoi figli, se il loro cuore non è in armonia con Dio... se s'intessono preghiere e peccati?
Si tenga dunque presente che la vera devozione alla Madonna consiste nel vivere in grazia di Dio e nello sforzo d'imitare le sue virtù.
[Brano tratto da "Vera devozione a Maria", di Don Giuseppe Tomaselli, Imprimatur Can. Carciotto Vic. Gen., Catania 13 maggio 1952].