Dagli scritti di Sant'Alfonso Maria de Liguori (1696 - 1787).
"Sancta Maria ora pro nobis". Giacché nelle Litanie della Madonna c'istruisce la Chiesa a replicar tante volte la domanda ch'ella preghi per noi, "ora pro nobis", giova che prima di meditare i titoli, con cui s'invoca la santa Vergine, consideriamo quanto vagliano appresso Dio le preghiere di Maria.
Beata quella persona, per cui prega Maria! Gode Gesù d'esser pregato da questa Madre così amata, per accordarle tutto ciò che gli cerca. Un giorno intese S. Brigida che Gesù, parlando con Maria, così le diceva: [...] Madre, già sai che le tue preghiere da me non possono non esser esaudite, onde cercami quel che vuoi. E poi soggiunse: [...] Giacché tu, Madre mia, stando in terra non m'hai negato niente, conviene che ora stando in cielo io niente ti neghi di quanto mi domandi. [...] Onde preghiamo sempre questa divina Madre, se vogliamo accertare la salute eterna, e diciamole con S. Andrea di Candia (o sia di Gerusalemme): "Vi supplichiamo dunque, o Vergine santa, di concederci il soccorso delle vostre preghiere appresso Dio: preghiere che sono più preziose che tutti i tesori della terra: preghiere che ci ottengono una grande abbondanza di grazie: preghiere che confondono i nemici e trionfano de' loro sforzi".
"Sancta Maria". Il nome di Maria è nome di salute. Questo nome non venne dalla terra, ma dal cielo; onde dice S. Epifanio che non fu dato a Maria da' suoi genitori, ma le fu imposto per espresso voler divino. Quindi è che dopo il nome di Gesù il nome di Maria è superiore ad ogni nome; poiché Dio l'ha ripieno di grazia e di dolcezza, per ottenere ogni bene a chi lo nomina. [...] Nome pieno di benedizioni; dicea S. Bonaventura che il nome di Maria non può esser invocato senza profitto di chi l'invoca. Sovra tutto questo nome ha forza di abbattere le tentazioni dell'inferno.
Ah Signora mia, s'io vi avessi invocato sempre nelle mie tentazioni, non sarei mai caduto. Per l'avvenire non lascerò d'invocarvi sempre, dicendo: "Maria assistetemi, Maria soccorretemi"; e voi ottenetemi la grazia di sempre invocarvi nei pericoli dell'anima mia.
"Sancta Dei Genitrix". Se appresso Dio molto vagliono le preghiere dei santi, quanto più valeranno le preghiere di Maria? Quelle son preghiere di servi, ma queste son preghiere di Madre. Dicea S. Antonino che la preghiera di Maria presso Gesù Cristo ha ragione di comando: "Oratio Virginis habet rationem imperii". Onde poi diceva essere impossibile che questa Madre chieda una grazia al Figlio, e il Figlio non la conceda: "Impossibile est Deiparam non exaudiri". Quindi ci esorta S. Bernardo che ogni grazia che vogliamo da Dio, la domandiamo per mezzo di Maria: "Quaeramus gratiam, et per Mariam quaeramus". Poiché ella è madre, ed è sempre esaudita. [...].
O gran Madre di Dio, pregate Gesù per me. Guardate le miserie dell'anima mia, ed abbiate di me pietà. Pregate e non lasciate mai di pregare, fin tanto che non mi vedete già salvo in paradiso. O Maria, voi siete la speranza mia, non mi abbandonate. "Sancta Dei Genitrix, ora pro nobis".
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"Mater divinae gratiae". Da S. Anselmo è chiamata Maria, "Mater omnium gratiarum" [...]. Tutte le grazie che noi riceviamo da Dio, si dispensano per mano di Maria, e si dispensano a chi vuole Maria, quando vuole e come vuole Maria. [...] Dunque, regina mia, se io vi amo, non sarò più povero, come sono. Io dopo Dio vi amo sopra ogni cosa; ottenetemi voi maggior tenerezza ed amore verso la vostra bontà. Mi dice S. Bonaventura che sarà salvo ognuno che volete voi: "Quem ipsa vis, salvus erit". Che perciò vi dirò collo stesso santo: "O salus te invocantium salva me": o salute di chi vi invoca, salvatemi dall'inferno, e prima salvatemi dal peccato, che solo può condurmi all'inferno.
"Mater purissima". Questa Madre vergine tutta candida e pura rende casti e puri tutti i suoi servi. Scrive S. Ambrogio che mentre Maria stava sulla terra colla sua presenza infondeva a chi la mirava, amore alla purità [...]. Tutte le altre vergini, dice S. Dionisio Cartusiano, sono spine o a se stesse o agli altri: ma la B. Vergine non fu spina né per sé, né per gli altri; poich'ella verso ognuno che la guardava, spirava affetti puri e santi. Scrive di più il Frigerio, scrittore della vita di S. Tommaso d'Aquino, esser detto del santo che anche le immagini di questa casta tortorella estinguono gli ardori sensuali di chi le mira con devozione. E narra il ven. Giov. Avila che molti tentati nella castità, si eran conservati puri colla divozione alla Madonna. Oh quanto specialmente è grande la virtù del nome di Maria per vincere tutte le tentazioni di questo vizio!
O Maria purissima, liberatemi da questo vizio; fate che nelle tentazioni sempre ricorra a voi con invocarvi sin tanto che la tentazione persiste.
"Mater inviolata". Maria fu quella Donna inviolata che comparve agli occhi di Dio tutta bella e senza macchia: "Tota pulchra es amica mea, et macula non est in te" (Cant. 4. 7). [...] Dice S. Gregorio che se a placare il re offeso comparisse un suo ribelle, invece di placarlo più lo provocherebbe a sdegno. Quindi essendo destinata Maria a trattar la pace fra Dio e gli uomini, non conveniva che comparisse peccatrice e complice dello stesso delitto di Adamo, e perciò il Signore preservò Maria da ogni macchia di colpa.
Ah mia regina immacolata e candida colomba, così cara a Dio, deh non sdegnate di guardare le tante macchie e piaghe dell'anima mia; guardatemi e soccorretemi. [...] O Maria, a voi ricorro, abbiate di me pietà. "Mater inviolata, ora pro nobis".
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