tag:blogger.com,1999:blog-47361215203437669362024-03-10T02:27:10.802+01:00Messa tridentinaUnknownnoreply@blogger.comBlogger124125tag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-64550965531036544192022-07-06T22:57:00.005+02:002022-07-06T23:00:16.619+02:00Canale Telegram<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijnA7gRS-DmamXROuMnltHHFn_Fa5wlNU2LEBgwj3wbB7B6thpivacVl3geowewhU1mpdApyHa0nIkLKipFzjdMojpg3osHMqPwEdTlmXDtxbUuTasycMqa58BZ6CGjACoPG8flkIXf9OkPMCmG9J-RRi_O-66Kjwn8GFvs-Xndc0zAb-Q2bfzEFzrhw/s200/02.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="195" data-original-width="200" height="195" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijnA7gRS-DmamXROuMnltHHFn_Fa5wlNU2LEBgwj3wbB7B6thpivacVl3geowewhU1mpdApyHa0nIkLKipFzjdMojpg3osHMqPwEdTlmXDtxbUuTasycMqa58BZ6CGjACoPG8flkIXf9OkPMCmG9J-RRi_O-66Kjwn8GFvs-Xndc0zAb-Q2bfzEFzrhw/s1600/02.jpg" width="200" /></a></div><div style="text-align: justify;">Cari amici,</div><p></p><p style="text-align: justify;">vi informo che recentemente ho aperto un canale su Telegram. Per trovarlo e iscrivervi vi basta aprire l'app sul vostro smartphon, poi premere sul simbolo della lente d'ingrandimento in alto a destra e scrivere "Cordialiter" sulla barra delle ricerche. Una volta entrati nel canale, se ci si vuole iscrivere per ricevere gli aggiornamenti bisogna premere sul tasto "Unisciti" in basso.</p><p style="text-align: justify;"></p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-89045149932974033542022-05-28T13:27:00.004+02:002022-05-28T13:27:20.482+02:00
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<span style="font-size: large;"><span style="color: #660000;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs_vTZjs9HXwfJPsHg6no_2xvt5PvJf4dWfWjYoIOJE-sO83g9RmpPWkDfAJvDTee2UXFHmdjw2GccTWxlEDzCOOOPHRDC8AP-rJED5iBmdi6n6_O6HDRnV4u_6f7aneJfctC74hznYRXKhKOsueiglhrhhg6IM33hcHZyHY9fIIKSvCOmIxsgoMkh8A/s643/IMG-20190601-WA0004b.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="632" data-original-width="643" height="315" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs_vTZjs9HXwfJPsHg6no_2xvt5PvJf4dWfWjYoIOJE-sO83g9RmpPWkDfAJvDTee2UXFHmdjw2GccTWxlEDzCOOOPHRDC8AP-rJED5iBmdi6n6_O6HDRnV4u_6f7aneJfctC74hznYRXKhKOsueiglhrhhg6IM33hcHZyHY9fIIKSvCOmIxsgoMkh8A/s320/IMG-20190601-WA0004b.jpg" width="320" /></a><div style="text-align: justify;"><span style="color: #660000;">Il blog "Cordialiter" si è trasferito su un altro indirizzo. Per continuare a leggere gli aggiornamenti</span> <a href="https://cordialiter.blogspot.com/" rel="nofollow" target="">cliccare qui.</a></div></span></span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-2701290783771684302021-10-30T00:30:00.001+02:002023-06-15T12:29:44.539+02:00(-) Devo morire<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirdgM2n6YhoC76YQ9B4xETyXFMb_JsSCXp22SLn-TeOxSPkowJSRkCAXNcAvCL9DtpYqUm1tGVK5ycrjh6HvH3WyIMQcZ7b7UeAxeFuJ1eqbXowDCVucxbH2h3NQqwvDZyD0XHGaxG8wY/s1600/sant-alfonso-de-liguori-01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirdgM2n6YhoC76YQ9B4xETyXFMb_JsSCXp22SLn-TeOxSPkowJSRkCAXNcAvCL9DtpYqUm1tGVK5ycrjh6HvH3WyIMQcZ7b7UeAxeFuJ1eqbXowDCVucxbH2h3NQqwvDZyD0XHGaxG8wY/s320/sant-alfonso-de-liguori-01.jpg" width="320" /></a></div>
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Brani tratti da "Riflessioni divote", di Sant'Alfonso Maria de Liguori.</div>
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<i><span style="color: #660000;">È un ricordo molto utile per la salute eterna il dire spesso fra noi: Ho da morire un giorno. La chiesa ogni anno nel giorno delle ceneri dà questo ricordo ai fedeli: Memento, homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris. Ma questa verità della morte ci vien ricordata molto spesso fra l'anno, ora dai cimiteri che incontriamo nelle vie, ora dalle tombe che vediamo nelle chiese, ed ora dai morti che si portano a seppellire.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">I mobili più preziosi che portavansi gli anacoreti nelle loro grotte erano una croce ed un teschio di morto: la croce per ricordarsi dell'amore portato a noi da Gesù Cristo, e il teschio per ricordarsi del giorno della loro morte. E così perseveravano essi nella penitenza sino alla fine de' loro giorni; e morendo da poveri in quel deserto, morivano più contenti che non muoiono i monarchi nelle loro reggie.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">(...) In questa terra chi vive più, chi vive meno; ma per ognuno o più presto o più tardi ha da venire la fine; ed in questa fine che sarà il punto di morte, niun'altra cosa ci consolerà, che l'aver amato Gesù Cristo, e l'aver patito con pazienza per amor suo i travagli di questa vita. No che non consolano allora né le ricchezze acquistate né gli onori avuti né i diletti presi. Tutte le grandezze di questo mondo non consolano i moribondi, ma loro dan pena; e quante più se ne son procurate, tanto più crescerà la pena. Dicea suor Margarita di sant'Anna monaca carmelitana scalza e figlia di Ridolfo II. Imperatore: A che servono i regni nell'ora della morte?</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Oimè a quanti mondani avviene che quando sono più occupati a procurarsi guadagni, poderi e cariche, venga detto loro colla nuova della morte: Dispone domui tuae, quia morieris et non vives. Signor tale, è tempo che pensiate a far testamento, perché state male! Oh Dio, qual pena avrà colui che sta vicino a guadagnar quella lite, a prender possesso di quel palagio o di quel feudo, in sentirsi dire dal sacerdote ch'è venuto a raccomandargli l'anima: Proficiscere, anima christiana, de hoc mundo! Partiti da questo mondo e va a rendere i conti a Gesù Cristo! Ma ora non mi trovo apparecchiato bene. Ma che importa? ora bisogna partire.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Ah mio Dio, datemi luce, datemi forza di spender la vita che mi resta in servirvi ed amarvi! Se ora dovessi morire non morrei contento, morrei inquieto. Dunque che aspetto? che mi colga la morte con gran pericolo della mia salute eterna? Signore, se sono stato pazzo per lo passato non voglio esserlo più. Ora mi do tutto a voi, accettatemi voi e soccorretemi colla vostra grazia.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">In somma per ognuno ha da venir la fine, e colla fine giungerà quel momento decisivo di avere una felice o infelice eternità: Oh momentum a quo pendet aeternitas! Oh pensassero tutti a questo gran momento ed al conto che in esso deve rendersi al Giudice di tutta la vita! (...) Certamente che non attenderebbero ad ammassar danari, e faticare per farsi grandi in questa vita che finisce; ma penserebbero a farsi santi e a diventar grandi in quella che non finisce mai.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Se dunque abbiamo fede e crediamo che vi è morte, giudizio ed eternità, procuriamo ne' giorni che ci restano di vivere solo a Dio. E perciò procuriamo di vivere da pellegrini in questa terra, pensando che presto avremo a lasciarla. Viviamo sempre a vista della morte, e negli affari di questa vita eleggiamo di fare quel che faremmo in punto di morte. Tutte le cose della terra o ci lasciano o le abbiamo da lasciare. Sentiamo Gesù Cristo che ci dice: Thesaurizate vobis thesauros in coelo, ubi neque aerugo neque tinea demolitur. Disprezziamo i tesori della terra che non possono contentarci e presto finiscono, e guadagniamoci i tesori del cielo che ci faranno beati e non finiranno mai.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Misero me, Signore, che per le cose della terra ho tante volte voltate le spalle a voi bene infinito! Conosco la mia pazzia di aver cercato nel tempo passato di acquistare gran nome e di far fortuna nel mondo. La fortuna mia voglio che non sia altra da ogg'innanzi che l'amarvi e fare in tutto la vostra volontà. Gesù mio, toglietemi voi il desiderio di comparire, fatemi amare i disprezzi e la vita nascosta. Datemi forza di negarmi tutto ciò che a voi non piace. Fate ch'io abbracci con pace le infermità, le persecuzioni, le desolazioni e tutte le croci che m'inviate. Oh! potessi morire per amor vostro abbandonato da tutti, come voi siete morto per me! Vergine santa, le vostre preghiere possono farmi trovare la vera fortuna ch'è d'amare assai il vostro Figlio; deh! pregatelo per me, in voi confido.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">___________________________</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">La morte è certa (...). È incerto all'incontro il tempo e la qualità della nostra morte: onde ci esorta Gesù Cristo: Estote parati, quia, qua hora non putatis filius hominis veniet4. Dice estote parati, onde per salvarci non basta apparecchiarci a morire quando viene la morte, ma bisogna che allora ci troviamo apparecchiati ad abbracciarla in quel modo e con quegli accidenti ch'ella ci accadrà. Pertanto giova che ciascuno almeno una volta il mese replichi gli atti seguenti.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Eccomi, Dio mio, pronto ad abbracciare quella morte che voi mi destinate. Io da ora l'accetto e vi sacrifico la mia vita in onore della vostra maestà, ed anche in penitenza de' miei peccati, compiacendomi che questa mia carne, per cui contentare tanto vi offesi, sia divorata da' vermi e ridotta in polvere.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Gesù mio, unisco i dolori e l'agonia che allora dovrò patire ai dolori ed agonia che voi mio Salvatore soffriste nella vostra morte. Accetto la morte con tutte le circostanze che voi volete: accetto il tempo, tra molti anni o tra breve: accetto il modo, nel letto o fuori di letto, con prevenzione o all'improvviso, e con quella infermità dolorosa o meno dolorosa come a voi piace. In tutto mi rassegno nella vostra s. volontà. Datemi voi la forza di soffrire tutto con pazienza.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Quid retribuam Domino pro omnibus quae retribuit mihi? Vi ringrazio, Dio mio, primieramente del dono della fede, protestandomi di voler morire figlio della s. Chiesa cattolica. Vi ringrazio di non avermi fatto morire quando io stava in peccato e di avermi perdonato tante volte con tanta misericordia. Vi ringrazio di tanti lumi e grazie con cui avete cercato di tirarmi al vostro amore.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Vi prego a farmi morire ricevendovi nel s. Viatico, acciocché unito con voi io venga a presentarmi al vostro tribunale. Io non merito sentire dalla vostra bocca: Euge, serve bone et fidelis, quia super pauca fuisti fidelis, supra multa te constituam; intra in gaudium Domini tui. Nol merito; perché in nulla vi sono stato perfetto fedele; ma la vostra morte mi dà speranza d'esser ammesso in cielo per amarvi colà eternamente e con tutte le mie forze.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Amor mio crocifisso, abbiate pietà di me, guardatemi con quell'amore con cui mi guardaste dalla croce morendo per me. Delicta iuventutis meae et ignorantias meas ne memineris, Domine. I peccati mi spaventano, ma mi consola questa croce su cui vi miro morto per amor mio: Ecce lignum crucis in quo salus mundi pependit. Io desidero di finir la mia vita per finire di offendervi; deh voi pel sangue sparso per me perdonatemi tutte le offese fatte prima che mi giunga la morte! O sanguis innocentis, lava sordes poenitentis.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Gesù mio, io mi abbraccio alla vostra croce e bacio le piaghe de' vostri s. piedi, nelle quali voglio spirare l'anima mia. Deh! non mi abbandonate in quell'ultimo punto: Te ergo quaesumus, tuis famulis subveni, quos pretioso sanguine redemisti. Io v'amo con tutto il cuore, v'amo più di me stesso, e mi pento con tutta l'anima d'avervi disprezzato per lo passato. Signore, io era perduto, ma voi per vostra bontà mi avete liberato dal mondo; ricevete dunque fin d'ora l'anima mia, per quell'ora in cui lascerà la terra (...).</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">O Vergine s., soccorretemi nel punto di mia morte. Sancta Maria mater Dei, ora pro me peccatore, nunc et in hora mortis meae; in te, Domina, speravi, non confundar in aeternum. Protettor mio s. Giuseppe, ottenetemi una s. morte: angelo mio custode, s. Michele Arcangelo, difendetemi dall'inferno in quell'ultimo contrasto. Santi miei avvocati, santi tutti del paradiso, soccorretemi in quel punto estremo. Gesù, Giuseppe e Maria, siate in mia compagnia nell'ora della mia morte.</span></i></div>
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Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-60396703768255267712021-10-30T00:05:00.005+02:002024-01-20T12:16:17.491+01:00(-) Il demonio dietro l'ostracismo nei confronti della Messa tridentina<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRfdceFkdJoLLI74BcFb77LuZHWv0BU4Ckrawju8GKQp_ODeI1T_7w0FSwpoW3rXCcJTcdukqMHmHc_w1673G9isfBzkbeGu7tpkBY6F9UE5LWP3vFikVe_4vu5-eN8H0rNft2DL7hPflx/s512/Matrimonio%20tridentino%201.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRfdceFkdJoLLI74BcFb77LuZHWv0BU4Ckrawju8GKQp_ODeI1T_7w0FSwpoW3rXCcJTcdukqMHmHc_w1673G9isfBzkbeGu7tpkBY6F9UE5LWP3vFikVe_4vu5-eN8H0rNft2DL7hPflx/w266-h400/Matrimonio tridentino 1.jpg" width="266" /></a></div>
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Un cattolico non può, in coscienza, odiare la Messa tradizionale. Non si può disprezzare un rito così venerabile che ha aiutato a santificare innumerevoli anime nel corso dei secoli. Eppure ci sono tanti modernisti che usano parole di sommo disprezzo nei confronti della liturgia antica. Ma chi è che li spinge a nutrire sentimenti di avversione verso tutto ciò che ha un sapore “tradizionale” nella vita cristiana? Chi è che li aizza a perseguitare e a ostracizzare i cattolici rimasti fedeli alla Tradizione? Il demonio!</div>
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Il Beato Gabriele Maria Allegra (1907-1976), un pio missionario francescano che tradusse l'intera Sacra Scrittura in lingua cinese, scrisse parole forti in proposito:</div>
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<i><span style="color: #660000;">Quando penso che il latino non si studia più, che anche in questo abbiamo seguito l'andazzo dei protestanti, o più esattamente di alcune sette protestanti, quando penso che l'immensa letteratura patristica latina, i più insigni documenti della storia della Chiesa di Dio in Cina, che sono scritti in latino, sono ormai libri sigillati per i futuri sacerdoti, e aggiungo, quando penso che per noi francescani tutte le nostre antiche fonti e tutte le grandi opere sono scritte in latino, mi vengono le lacrime agli occhi, e non metaforicamente. […] In certe ambiguità liturgiche e disciplinari, nell'ostracismo del latino, della Messa di San Pio V e del canto gregoriano, [...] nel pluralismo teologico, nell'indigenizzazione delle Chiese locali, io ci vedo la presenza dell’hinimicus homo, l’opera di satana [...].</span></i></div>
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(Citazione tratta da “Ideo multum tenemur Ei”, quaderno III, 23 agosto 1975).</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-72905138664779132772021-10-30T00:04:00.003+02:002023-01-23T12:04:27.114+01:00(-) Adesso i modernisti fanno anche i virologi<p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/82/SARS-CoV-2_without_background.png/239px-SARS-CoV-2_without_background.png" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="240" data-original-width="239" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/82/SARS-CoV-2_without_background.png/239px-SARS-CoV-2_without_background.png" /></a></div><div style="text-align: justify;">Coloro che sono fedeli al Magistero perenne della Chiesa sanno bene che i teologi modernisti da diversi decenni stanno facendo strage di anime seminando a piene mani gravissimi errori contro la Fede e la Morale. In campo dogmatico i seguaci della “sintesi di tutte le eresie” negano il peccato originale, la Risurrezione corporale di Gesù, la verginità perpetua della Beata Vergine Maria, l’essenza sacrificale della Messa, la Presenza Reale di Cristo nel Santissimo Sacramento, l’esistenza del purgatorio, l’eternità dell’inferno, ecc. Ma i disastri più devastanti a mio avviso i modernisti li compiono in campo morale, ad esempio affermando che non sono gravemente peccaminose le trasgressioni al Sesto Comandamento, come la fornicazione, l’adulterio, la contraccezione, ecc.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Non sazi delle devastazioni compiute in campo teologico, da qualche tempo numerosi modernisti discettano di virus, vaccini, green pass, ecc., come se fossero esperti scienziati, ma fomentando tanta confusione. Per quanto riguarda i vaccini, io penso che i teologi debbano limitarsi a dire quali siano le condizioni affinché un farmaco possa essere assunto: deve essere efficace, deve essere sicuro per la salute, deve essere prodotto in modo etico. Se un determinato farmaco sia efficace e sicuro spetta dirlo agli studi scientifici fatti in modo serio, non alle elucubrazioni mentali di certi giornalisti ed opinionisti, né tantomeno dei teologi, per giunta adepti dell’eresia modernista!</p><p style="text-align: justify;"><b>Se un farmaco è inefficace, sarebbe irragionevole assumerlo. Se invece è efficace ma può causare gravi effetti avversi, bisogna valutare il rapporto tra i rischi e i benefici. Se un farmaco è efficace e sufficientemente sicuro ma prodotto in modo immorale, in questo caso se c’è una cooperazione remota si può assumere purché ci sia un motivo proporzionato.</b> Questi sono i princìpi morali generali che i teologi modernisti dovrebbero affermare, invece li sentiamo sproloquiare atteggiandosi ad esperti virologi dopo aver “studiato medicina"... sui giornali di regime.</p><p style="text-align: justify;">Ad esempio i teologi-“virologi”-modernisti affermano che certi farmaci sono “sicuri” nonostante le stesse case farmaceutiche che li producono affermano sui foglietti illustrativi che non sono note eventuali reazioni avverse a medio e lungo termine. Se i modernisti sui vaccini dispongono di dati e informazioni che sono ignoti persino alle case farmaceutiche, li rendano pubblici, oppure, se non li hanno, tacciano, onde evitare di fare disastri. Se per ipotesi un giorno si venisse a scoprire che quei farmaci nel lungo termine causavano malattie neurodegenerative, i modernisti che adesso sproloquiano saranno disponibili a risarcire i danni che anche a causa loro avranno subìto le vittime?</p><p style="text-align: justify;">Tanti teologi-“virologi”-modernisti affermano che solo coi vaccini potremo finalmente uscire da questa pandemia. Eppure nel mondo ci sono migliaia di dottori che stanno salvando innumerevoli vite umane utilizzando le terapie domiciliari precoci. Fino ad oggi non ho mai sentito i modernisti chiedere ai governanti di approfondire l’argomento delle terapie. Parlano solo di vaccini. A questo punto la domanda sorge spontanea: ma voi, cari modernisti, volete salvare le vite umane o volete smerciare i vaccini? E se volete davvero salvare le vite perché non aprite mai bocca per parlare delle terapie che stanno dando ottimi risultati?</p><p style="text-align: justify;">E per favore smettetela di calunniare tutti coloro che non la pensano come voi accusandoli di essere dei “negazionisti”! Io non conosco nessuno che neghi l’esistenza del Sars-CoV-2, però conosco tante persone che chiedono solamente che su questa pandemia e sui rimedi contro il Covid venga detta la verità.</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-77941916359765170412021-10-30T00:00:00.003+02:002021-11-05T21:36:06.887+01:00Una zelante seguace di Santa Chiara<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-cdQIUv-klZ4/TzLDXaX0wLI/AAAAAAAADb8/PQn7pI9J-LY/s512/Madre-Maria-Pia-Miari-01.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-cdQIUv-klZ4/TzLDXaX0wLI/AAAAAAAADb8/PQn7pI9J-LY/s320/Madre-Maria-Pia-Miari-01.jpeg" width="305" /></a></div>
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Oggi ricorre il decimo anniversario della morte, avvenuta nel 2011, di Madre Maria Pia Miari (nella foto a lato), la zelantissima Fondatrice delle Clarisse dell'Immacolata, una delle ultime figlie spirituali di Padre Pio da Pietrelcina. Per comprendere la caratura spirituale di questa degnissima seguace di Santa Chiara è sufficiente raccontare una sola cosa: mentre negli ultimi decenni tanti ordini religiosi hanno chiuso innumerevoli conventi e monasteri per mancanza di vocazioni, lei invece ha aperto vari monasteri di stretta clausura e ha fondato un nuovo ordine religioso che ogni anno attrae tante ragazze alla vita religiosa. È un qualcosa di straordinario! </div>
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La società in cui viviamo è fortemente secolarizzata, ormai tanta gente vive come se Dio non ci fosse. Per contrastare il degrado morale e la scristianizzazione è necessaria un'opera di rievangelizzazione. A tale scopo occorre riempire nuovamente conventi e monasteri con numerose e sante vocazioni. Ma come fare ad attrarre i giovani alla vita consacrata? Solo il Signore può toccare il cuore di una persona e “convincerla” ad abbracciare la vita religiosa, però bisogna dire che lo stile di vita esemplare dei buoni religiosi affascina la gioventù dal cuore generoso e ricco di valori cristiani. Basti pensare alle folle di giovani che si consacrarono a Dio dopo aver conosciuto personalmente San Benedetto, San Francesco, Santa Chiara, San Domenico, Santa Teresa, Sant'Ignazio, Sant'Alfonso, San Giovanni Bosco e tutti gli altri santi religiosi. Anche Madre Maria Pia era una calamita di vocazioni, speriamo che possano sorgere tanti altri Fondatori come lei, ce n'è tanto bisogno! Questa monaca di clausura era una donna profondamente umile, mansueta, ricca di carità verso Dio e il prossimo. Il pensiero che continuamente le occupava la mente era la salvezza delle anime per la maggior gloria di Dio. Il vero cristiano deve ardere dal desiderio di vedere la Santissima Trinità amata da tutti, e per raggiungere questo obiettivo deve impegnarsi nella preghiera, nella penitenza e nelle opere di apostolato secondo le proprie possibilità. Nel Giorno del Giudizio scopriremo quante anime si sono convertite grazie al silenzioso e nascosto apostolato delle suore di clausura. Dovremmo essere grati a queste eroiche persone che generosamente si immolano per il bene delle anime dei fratelli.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO4QGILYtFrmpnemG7zmJKy23TcTWY0AaXFLAC6wIptPzAb4t2xgESg-IUo5QZ-8xN5AHDkEOGL7gd2_nQSCBJid5rWlR89rm-mRv3f74URdmKmpyqHnNhBPesGnCHzh3q1VZCA79tAieQ/s356/Clarissa-dell-Immacolata-01.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO4QGILYtFrmpnemG7zmJKy23TcTWY0AaXFLAC6wIptPzAb4t2xgESg-IUo5QZ-8xN5AHDkEOGL7gd2_nQSCBJid5rWlR89rm-mRv3f74URdmKmpyqHnNhBPesGnCHzh3q1VZCA79tAieQ/s320/Clarissa-dell-Immacolata-01.jpg" width="200" /></a></div>
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Madre Maria Pia nacque il 12 dicembre del 1933 ad Arsiero, un paesino in provincia di Vicenza. Nel 1958 su consiglio di Padre Pio entrò tra le Clarisse Urbaniste di Osimo (Ancona), le quali seguono la Regola di Santa Chiara mitigata da Papa Urbano IV. Grazie al suo stile di vita ascetico conquistò la stima delle consorelle, le quali nel 1974 la elessero abadessa del monastero. Però Madre Pia sentiva il bisogno di una vita religiosa ancora più radicale, inoltre era attratta dal carisma mariano di San Massimiliano Maria Kolbe, grande apostolo della devozione all'Immacolata, la Corredentrice del genere umano e Mediatrice universale di tutte le grazie. È così che nel 1995 alcune monache partirono da Osimo alla volta di Creazzo (Vicenza), dove diedero vita a una nuova riforma dell'ordine di Santa Chiara. L'8 maggio 2002 la Santa Sede concesse alle Clarisse di Creazzo di seguire la “traccia mariana di Vita Clariana” e le proprie costituzioni. Il 18 agosto 2004 ottennero l’erezione canonica. Un decreto del 29 luglio 2006 stabilì che i “Roseti” (monasteri) delle Clarisse dell’Immacolata sono canonicamente aggregati alla famiglia religiosa dei Francescani dell’Immacolata. Oltre ai voti di povertà, castità, obbedienza e clausura papale, professano anche il voto di consacrazione illimitata all'Immacolata. Non seguono la Regola mitigata da Urbano IV, bensì la Regola primitiva di Santa Chiara, che è una delle più austere tra quelle approvate dalla Chiesa Cattolica.</div>
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Madre Maria Pia aveva dei fenomeni mistici che lasciavano stupiti. Ad esempio a volte leggeva nella mente delle persone, e in certe occasioni era misteriosamente a conoscenza di fatti che avvenivano altrove, come quella volta che, mentre le monache erano riunite assieme, improvvisamente chiese di pregare per alcuni religiosi di loro conoscenza. Successivamente si seppe che proprio in quell'ora, a tanti chilometri di distanza, quei religiosi avevano evitato un grosso problema mentre stavano viaggiando in auto.</div>
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Una volta le bastò guardare negli occhi una ragazza poco praticante, e dirle con dolcezza: “Sai che ti voglio bene?”; e quella giovane donna si sentì cambiata, aveva compreso che nella vita tutto è vanità, fuorché amare Dio.</div>
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La fama di santità di Madre Pia Chiara Bernardetta della Corredentrice e degli Angeli (era questo il suo nome religioso per intero) è diffusa non solo ad Osimo e a Creazzo, ma anche in tante altre città d'Italia. Quando era in questa valle di lacrime era sempre disponibile a consolare gli afflitti e a pregare per le intenzioni che le affidavano i conoscenti. A maggior ragione possiamo credere che continua a pregare per noi anche adesso che finalmente (lo speriamo!) può contemplare il dolce Volto del suo amato Sposo e Redentore, Gesù Cristo. </div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-ObpebYuax8Y/TzLbPVV3GsI/AAAAAAAADcE/gunqwHzpTB8/s512/Madre-Maria-Pia-Miari-02.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="475" src="https://2.bp.blogspot.com/-ObpebYuax8Y/TzLbPVV3GsI/AAAAAAAADcE/gunqwHzpTB8/s640/Madre-Maria-Pia-Miari-02.jpeg" width="640" /></a></div>
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(La salma di Madre Maria Pia Miari, Fondatrice delle Clarisse dell'Immacolata)</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-73823471370148092552021-10-28T18:37:00.001+02:002021-10-28T18:37:35.746+02:00Messa per i defunti<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhkuDxmdjVXDQ_QTQJI7xImHIT5zsvrvzXkl3fItxwmUSjUkVxPTELtNHzvKfuClyXRYA8I2J8lqAgmLvJ4RZixOliLc1G8Dutk2QiATagyqGjh030Q04_AZX01IQdfkdGIcH35q09y9GfUpNWHmGEn62Y85e54SVrTQijuOgsZktx6U8z1c9Y6DdF_qg=s200" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="195" data-original-width="200" height="195" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhkuDxmdjVXDQ_QTQJI7xImHIT5zsvrvzXkl3fItxwmUSjUkVxPTELtNHzvKfuClyXRYA8I2J8lqAgmLvJ4RZixOliLc1G8Dutk2QiATagyqGjh030Q04_AZX01IQdfkdGIcH35q09y9GfUpNWHmGEn62Y85e54SVrTQijuOgsZktx6U8z1c9Y6DdF_qg" width="200" /></a></div><div style="text-align: justify;">Sabato 30 ottobre verrà celebrata una Messa in suffragio delle anime dei parenti defunti dei sostenitori del blog.</div><p></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;">Ringrazio di cuore il celebrante per la sua carità fraterna.</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-83692168056567029282021-10-27T23:00:00.000+02:002021-10-27T23:30:51.020+02:00A voto segreto il Senato ha affossato il liberticida ddl Zan!<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEimJodSuC3oZ9jwqp86U4KtmeOIq8Nc7Xyv3I5buAg-Frymxbc_BMzWMBX-lXSIPsKNafA6Ciz5R_VWTXQL62Owg50Cyu4tMCJFgvstS2SQZ54D5jQGBENU5qfdLVPgYek4ynNCBzUhlT4XZ691BY7hGSrU9QZFFalUVp2F3esuVIQb4y2SIhEcK_QzRQ=s595" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="595" data-original-width="595" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEimJodSuC3oZ9jwqp86U4KtmeOIq8Nc7Xyv3I5buAg-Frymxbc_BMzWMBX-lXSIPsKNafA6Ciz5R_VWTXQL62Owg50Cyu4tMCJFgvstS2SQZ54D5jQGBENU5qfdLVPgYek4ynNCBzUhlT4XZ691BY7hGSrU9QZFFalUVp2F3esuVIQb4y2SIhEcK_QzRQ=w200-h200" width="200" /></a></div><div style="text-align: justify;">Vittoria!!! Vittoria!!!</div><p></p><p style="text-align: justify;">I cattolici fedeli al Magistero perenne della Chiesa stanno esultando di gioia per l'esito della votazione a scrutinio segreto con cui il Senato della Repubblica ha affossato il ddl Zan sull'omofobia!</p><p style="text-align: justify;">Ad affossare il disegno di legge sono stati i voti di 154 senatori contro 131, mentre un paio si sono astenuti. Se il ddl liberticida fosse divenuto legge dello Stato sarebbero stati guai seri per noi cattolici. Ad esempio se un cittadino avesse detto di essere contrario a concedere alle coppie gay la facoltà di adottare gli orfanelli, avrebbe rischiato di essere trascinato in tribunale. Oppure se un vescovo avesse espulso dal seminario un seminarista che pratica l'omosessualità, un giudice di idee laiciste avrebbe potuto condannarlo alla galera per "discriminazione omofoba" e ingiungere alla Chiesa di impartire lo stesso l'ordinazione sacerdotale a quel giovane. Insomma questo ddl Zan costituiva un grave vulnus alla libertà religiosa dei cattolici.</p><p style="text-align: justify;">Inoltre il 17 maggio di ogni anno in tutte le scuole di ogni ordine e grado (persino alle elementari!) con la scusa della "giornata contro l'omofobia" ci sarebbe stato un elevato rischio che in tanti istituti agli studenti venisse di fatto impartita la propaganda in favore dell'ideologia gender.</p><p style="text-align: justify;">Il voto avvenuto al Senato segna una dura sconfitta per il Partito Democratico di Enrico Letta e il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, i quali hanno fortemente voluto che il ddl Zan venisse approvato senza modifiche, dopo essere stato già approvato nel novembre dell'anno scorso dalla Camera dei Deputati. Grazie al Cielo in Italia vige ancora il bicameralismo perfetto, altrimenti il ddl Zan sarebbe legge dello Stato già da molti mesi.</p><p style="text-align: justify;">Numerosi cattolici hanno pregato tanto affinché questo liberticida disegno di legge non venisse approvato. Dio ha esaudito le nostre preghiere e ha inferto una cocente sconfitta ai fautori dell'ideologia gender. Non a noi, ma a Dio sia data gloria!</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-85304487491251522002021-10-20T00:05:00.005+02:002021-10-20T00:05:00.203+02:00Il "parlare chiaro" preserva da un sacco di guai<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV7Wso52zaMYu7n0VSUKpt7x687jD-GxNsxQHxmqC8hByn2tkkGzmWG3yamiubLTvGBHyyaASbG1mzZahzlcX7c1yKNC6qxKeDWn3Jws8fVKLs_mxr-1OdMREbqbEQp5uInq8PoosJ6cAI/s1600/Padre-Pio-Matrimonio.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="334" data-original-width="350" height="305" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV7Wso52zaMYu7n0VSUKpt7x687jD-GxNsxQHxmqC8hByn2tkkGzmWG3yamiubLTvGBHyyaASbG1mzZahzlcX7c1yKNC6qxKeDWn3Jws8fVKLs_mxr-1OdMREbqbEQp5uInq8PoosJ6cAI/s320/Padre-Pio-Matrimonio.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Anni fa uno studente universitario mi ha confidato di sentire una forte attrazione per il celibato. Tuttavia da qualche tempo una compagna di studi sta mostrando un certo interesse nei suoi confronti. A tal proposito mi ha chiesto qualche consiglio su come poter capire quale stato di vita eleggere.</div>
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<i><span style="color: #660000;">Caro fratello in Cristo, </span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">ti chiedo scusa per il ritardo con cui ti rispondo. Il tuo caso è delicato poiché non si tratta di una vicenda che riguarda solo te, bensì anche un'altra persona. Può darsi che quella ragazza si sia accorta che tu ragioni in maniera diversa dalla massa e quindi potrebbe essersi affezionata anche perché la tratti con rispetto, senza farle proposte contrarie alla Legge Eterna, come purtroppo fanno tanti altri ragazzi in questi casi. Quindi non mi stupisco che lei provi interesse verso di te. Ma proprio per questo motivo non vorrei che possa soffrire qualora tu decidessi di rimanere celibe.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Il Concilio di Trento insegna infallibilmente che lo stato celibatario è più perfetto dello stato coniugale, pertanto capisco la tua attrazione per esso. Ciò che conta davvero è fare la volontà di Dio, qualunque essa sia. Dio ti vuole celibe oppure marito cristiano e padre di famiglia? Ovviamente io non lo so, però ti dico quel che probabilmente farei se fossi al tuo posto: oltre a pregare lo Spirito Santo di farmi capire quel che Lui desidera da me, spiegherei a quella ragazza come la penso sul fidanzamento e sul matrimonio cristiano, dicendole chiaramente quel che insegna in proposito la Dottrina Cattolica su argomenti importanti come: castità prematrimoniale, indissolubilità del matrimonio "rato e consumato", rapporti coniugali da effettuare solo in modo naturale (cioè senza l'utilizzo di anticoncezionali o di altre pratiche contro natura), grave dovere di educare cristianamente la prole, ecc. </span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Se una ragazza non accetta la morale cattolica, non penso proprio che sia volontà di Dio unirti con lei in matrimonio. Infatti se ti sposassi con una donna "poco timorata di Dio" ti metteresti in grossi guai e soffriresti molte angustie di coscienza.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Se invece una ragazza è attratta dalla vita devota e accetta il Magistero perenne della Chiesa, in questo caso potrebbe essere una brava moglie e un valido aiuto per conseguire il supremo ed eterno traguardo, quindi non possiamo escludere che sia volontà di Dio quella di formare una famiglia cristiana con lei. La Chiesa Cattolica ha urgente bisogno sia di numerosi e santi sacerdoti che di tante famiglie profondamente cristiane. Anche San Luigi Martin da giovane si sentiva attratto dal celibato (voleva addirittura diventare monaco), ma grazie a Dio si sposò con una pia donna (Santa Zelia Guerin) e formò con lei una splendida famiglia nella quale crebbe anche Santa Teresa di Gesù Bambino. Nel Giorno del Giudizio scopriremo l'enorme numero di anime salvate dalla Santa di Lisieux con le sue preghiere e penitenze, ma se suo padre non si fosse sposato, lei non sarebbe mai nata e tante anime si sarebbero dannate. </span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Per esperienza personale posso dirti che il "parlare chiaro" mi ha preservato da un sacco di guai. Ad esempio anni fa una ragazza mi aveva manifestato il suo interesse (per fini matrimoniali) nei miei confronti, ma su alcune questioni morali (procreazione e indissolubilità del matrimonio) non la pensava esattamente come me, pertanto, pur essendo alquanto graziosa, le feci comprendere la mia perplessità nell'allacciare un'eventuale relazione sentimentale con lei. Non penso proprio che fosse volontà di Dio che io mi sposassi con una donna favorevole agli anticoncezionali e al divorzio.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Con altre donne che inizialmente erano interessate a me, successivamente sono sorte divergenze al riguardo del tema dell'educazione cristiana della prole. Lo scopo primario del matrimonio consiste nel procreare i figli nella speranza che un giorno diventino dei "cittadini del Cielo", ma se non ricevono una solida educazione cristiana rischiano di dannarsi e divenire "cittadini dell'inferno". La volontà di Dio è che nascano delle famiglie profondamente cristiane, non delle famiglie annacquate nelle quali si compiono compromessi al ribasso con la perfida mentalità mondana che dilaga nella società. Ecco perché è importante selezionare con cura il futuro coniuge.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Quindi ogni volta che una ragazza ti fa capire che è interessata a te, potresti seguire la mia "tattica" per avere maggiori elementi utili a comprendere se sposandoti con lei potresti dare gusto a Dio oppure mettere te stesso o i vostri figli in pericolo di perdervi.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Nella speranza di esserti stato di qualche aiuto, ti saluto cordialmente in Corde Matris.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Cordialiter</span></i></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-49391097315754763122021-10-20T00:00:00.002+02:002023-08-03T11:51:31.032+02:00(-) Pensiero del giorno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-AM5kX8NYWPc/VfIDzqyjp6I/AAAAAAAAGe0/aIfiFT8gQtcO23ORLupAfIiubrddCEnQgCPcB/s1600/R%25C3%25A9ginald_Garrigou-Lagrange_img-108.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-AM5kX8NYWPc/VfIDzqyjp6I/AAAAAAAAGe0/aIfiFT8gQtcO23ORLupAfIiubrddCEnQgCPcB/s320/R%25C3%25A9ginald_Garrigou-Lagrange_img-108.jpeg" width="271" /></a></div>
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[Brano tratto da “La Provvidenza e la confidenza in Dio", di Padre Reginaldo Garrigou-Lagrange, traduzione autorizzata dal francese del P. S. G. Nivoli, Società editrice internazionale, 1933].</div>
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<i></i><br />
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<i><i><span style="color: #660000;">I principi che sostengono la bontà e la necessità dell’abbandono [in Dio, ndr] sono i seguenti:</span></i></i></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="color: #660000;"><span style="font-style: italic;"><br /></span></span></div>
<span style="color: #660000;">
</span><i></i>
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<i><i><span style="color: #660000;">1 - Nulla può avvenire che non sia stato previsto, voluto o almeno permesso da Dio da tutta l’eternità;</span></i></i></div>
<span style="color: #660000;">
</span><i></i>
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<div style="text-align: justify;">
<i><i><span style="color: #660000;">2 - Dio non può volere o permettere cosa che non sia conforme alle manifestazioni della sua bontà e delle sue infinite perfezioni e alla gloria del Verbo incarnato, Gesù Cristo, suo Figlio unigenito;</span></i></i></div>
<i>
</i><span style="color: #660000;"></span>
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<span style="color: #660000;"><span style="font-style: italic;"><br /></span></span></div>
<span style="color: #660000;">
</span><i><div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">3 - sappiamo che “ogni cosa concorre al bene di coloro che amano Dio, di coloro che secondo il suo disegno sono chiamati” (Rm 8,28) e perseverano nel suo amore;</span></i></div>
</i><span style="color: #660000;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-style: italic;"><br /></span></div>
</span><i><div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">4 - l’abbandono alla volontà di Dio non esime nessuno dall’obbligo di osservare scrupolosamente la volontà di Dio significata nei comandamenti, nei consigli e negli avvertimenti, ma esige che si aggiunga a tutto questo un abbandono totale alla divina volontà di beneplacito, per quanto possa apparire misteriosa, evitando ogni inquietudine e ogni affanno.</span></i></div>
</i>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-88811690012713263782021-10-08T00:00:00.004+02:002023-08-03T13:45:37.785+02:00(*) Aiutatemi a far conoscere il blog "Cordialiter"<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMMjhvMkfp2vV5wRkQOcj-R7dr-GJDH_hQpks_zAzhzZWjPB4Yj8AySnuMirY7S6QOYbmLxBYfMp5jWN0Ut6h8aYuaWYUtX35l8JOhkajKnSAdt4AJX_xbH0sDwUpO-7qcbAu8deN8nrGt/s1600/Cordialiter.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="648" data-original-width="502" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMMjhvMkfp2vV5wRkQOcj-R7dr-GJDH_hQpks_zAzhzZWjPB4Yj8AySnuMirY7S6QOYbmLxBYfMp5jWN0Ut6h8aYuaWYUtX35l8JOhkajKnSAdt4AJX_xbH0sDwUpO-7qcbAu8deN8nrGt/s320/Cordialiter.jpeg" width="247" /></a><span style="color: #660000;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Molte persone mi hanno detto che si sentono edificate quando leggono il blog "Cordialiter". In effetti il mio scopo consiste appunto nel pubblicare scritti che possano essere di edificazione per le anime, incoraggiandole a praticare la vita devota e ad amare con tutto il cuore la Santissima Trinità, Unico Dio. Oltre agli scritti di Sant'Alfonso Maria de Liguori, diversi lettori mi hanno confidato di apprezzare anche quelli di Padre Adolphe Tanquerey, Don Giuseppe Tomaselli, Padre Felice Cappello, la Beata Maria di Gesù Deluil-Martiny, ecc.</span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">A coloro che apprezzano il mio blog consiglio di farlo conoscere ad altre persone, nella speranza che tanta altra gente possa sentirsi confortata e spinta a vivere un'intensa vita spirituale. So bene che "Cordialiter" è un blog non apprezzato da persone mondane, comuniste, progressiste, moderniste, e nemmeno dai "tradizionalisti arrabbiati" (cioè coloro che pur dichiarando di essere fedeli alla Tradizione Cattolica, si comportano in maniera scorbutica e antipatica, e stanno sempre a piagnucolare e a lamentarsi, diffondendo sconforto e tristezza per mezzo del web). Pertanto penso sia meglio consigliare di leggere il blog solo a persone pie che amano la vita devota e desiderano progredire nel cammino cristiano.
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Grazie a tutti coloro che vorranno aiutarmi a far conoscere maggiormente il blog!
</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMMjhvMkfp2vV5wRkQOcj-R7dr-GJDH_hQpks_zAzhzZWjPB4Yj8AySnuMirY7S6QOYbmLxBYfMp5jWN0Ut6h8aYuaWYUtX35l8JOhkajKnSAdt4AJX_xbH0sDwUpO-7qcbAu8deN8nrGt/s1600/Cordialiter.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><span style="color: #660000; font-size: large;"></span></a></div>
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<span style="font-size: xx-small;">Xzx</span></div>
<span style="font-size: xx-small;">
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-21617786714805653132021-10-05T00:05:00.019+02:002021-11-05T21:32:43.756+01:00Crolla il M5S, non decolla il Partito Gay di Marrazzo<div style="text-align: justify;">Dalle elezioni del 3 e 4 ottobre ci sono alcune formazioni politiche che escono pesantemente sconfitte. Mi riferisco in modo particolare al Movimento 5 Stelle e al Partito dei Gay.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Certi personaggi stanno cercando di nascondere o minimizzare il tracollo del M5S, ma i numeri parlano chiaro. A Roma i grillini sono passati dal 35% delle amministrative del 2016 all'11% attuale (mi riferisco alla lista, non alla candidata sindaco). A Torino dal 30 all'8%; a Milano dal 10 al 2%; a Savona dal 24 al 6%; a Novara dal 16 al 5%, a Bologna dal 16 al 3%. Stessi cali disastrosi anche in altre città.</p><p style="text-align: justify;">Su argomenti come la famiglia, l'eutanasia, gli spinelli, e altri temi etici, i grillini hanno idee molto diverse da ciò che insegna il Magistero perenne della Chiesa, quindi dobbiamo essere contenti se questo partito dovesse proseguire a perdere consensi e dissolversi.</p><p style="text-align: justify;">Un altro dato che ho appreso con soddisfazione è quello riguardante il pessimo risultato ottenuto dal "Partito Gay LGBT+" di Fabrizio Marrazzo che a Roma ha raggranellato solo lo 0,2%, a Milano lo 0,4%, a Napoli lo 0,3%, e risultati simili anche in altre grandi città nelle quali si è presentato.</p><p style="text-align: justify;">Penso che questi numeri così bassi siano dovuti al fatto che in Italia esiste già un grande partito "gay friendly", mi riferisco al PD, il quale intercetta gran parte del voto omosessuale.</p><p style="text-align: justify;">Noi non odiamo nessuno, ma non vogliamo che i partiti legati al mondo LGBT approvino delle leggi contrarie alla Legge Eterna di Dio.</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-40017940053136079202021-10-04T00:08:00.002+02:002023-10-12T21:43:09.326+02:00(-) Differenza tra il "sentire" la tentazione e l'acconsentire alla tentazione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7_a6gJliHQhRU7WeWwDfTKJe7rJCwmzTBhUejcRgBBimgKIKYX2SK5oiyjuH0hobwGBHEQff-8g8vnB08Mgnw4jk9ShsK4gCazFrkK2xmtw5-KpCkJXtcDVg3h8cGfOjY1ou-Cgub8tZY/s1600/Cristo-Comunione-02.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="395" data-original-width="240" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7_a6gJliHQhRU7WeWwDfTKJe7rJCwmzTBhUejcRgBBimgKIKYX2SK5oiyjuH0hobwGBHEQff-8g8vnB08Mgnw4jk9ShsK4gCazFrkK2xmtw5-KpCkJXtcDVg3h8cGfOjY1ou-Cgub8tZY/s320/Cristo-Comunione-02.jpeg" width="194" /></a></div>
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Pubblico una lettera che ho scritto a una ragazza che mi ha fatto varie domande.</div>
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<i><span style="color: #660000;">Cara sorella in Cristo,</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">ti ringrazio per avermi scritto, spero di poter esserti di qualche utilità. Sono contento che apprezzi molto il mio blog [...].</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Innanzitutto devo dirti che un conto è accorgersi di "sentire" la tentazione, altro conto è "acconsentire" alla tentazione. Anche i santi sentivano tentazioni di vario tipo, ma in genere non peccavano, perché non vi davano l'assenso della volontà. Faccio un esempio: se una persona sente una tentazione di odio grave verso qualcuno, ma non vi dà l'assenso della volontà (cioè in cuor suo non dice "Sì, mi piace questo peccato", oppure "Sì, voglio fare questo peccato") non solo non commette peccato, bensì merita un premio da parte di Dio (gradi di gloria per il paradiso) e rafforza la propria anima, perché ha sconfitto la tentazione, dimostrando di amare Dio e di essergli fedele. Se una persona spirituale dubita di aver dato pieno consenso a una grave tentazione, secondo molti dotti teologi, tra i quali Sant'Alfonso Maria de Liguori, può tranquillamente presumere di non aver dato il pieno consenso, e quindi non è tenuta a confessare quel peccato dubbio (c'è l'obbligo di confessare solo i peccati mortali di cui si è sicuri di averli commessi) e può anche ricevere la Comunione (anche se in questo caso è bene premettere un "Atto di dolore" per suscitare la contrizione perfetta del cuore, ottenendo così il perdono da parte di Dio, casomai quel peccato mortale dubbio fosse stato realmente commesso).</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Stai facendo benissimo a riflettere su quale sia il progetto di Dio su di te. Tante donne mi hanno confidato che sentono un gran desiderio di sposarsi, mettere al mondo dei bimbi, e formare una bella famiglia cristiana, ma, prutroppo, non riescono a trovare un uomo pio (tipo il papà di Santa Teresa di Lisiuex) con cui fidanzarsi vivendo in castità sino al matrimonio e progettare di sposarsi e vivere cristianamente assieme. Secondo me se una donna non riesce a trovare un bravo fidanzato è meglio che rimanga nubile, poiché se si mettesse insieme a un uomo "poco timorato di Dio" rischierebbe di farsi trascinare in un gorgo infernale di peccati gravi sia prima che dopo il matrimonio. La Chiesa Cattolica ha tanto bisogno di famiglie davvero cristiane, non di famiglie nelle quali si vive come se Dio non ci fosse.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Lo stato di vita religioso è più perfetto dello stato matrimoniale, come insegna il Magistero perenne della Chiesa, tuttavia oggi trovare una buona comunità religiosa sta divenendo difficile come trovare un buon fidanzato. Infatti in tante comunità religiose non si vive più col fervore dei tempi del proprio fondatore, osservando fedelmente le proprie regole e costituzioni. Sant'Alfonso Maria de Liguori dice che è meglio restare a casa propria anziché entrare in un monastero "rilassato", poiché entrando in esso ci si mette nel pericolo di farsi trascinare dall'andazzo generale e vivere in maniera "poco edificante" come fanno gli altri religiosi, correndo il rischio di perdere la propria anima.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Ecco perché stai facendo bene a cercare di capire qual è la tua missione su questa Terra, ossia entrare in un buon monastero, oppure sposarti con un uomo pio e spirituale che ama la vita devota.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Al riguardo della scuola di cinema posso dirti che c'è tanto bisogno di avere dei registi o degli attori davvero cristiani. Con un buon film edificante si può fare un gran bene alle anime. Purtroppo, però, il mondo del cinema è un ambiente poco salubre (c'è tanta corruzione morale), quindi se proseguirai questa strada dovrai fare molta attenzione, onde evitare di farti contagiare e trascinare lontano da Dio.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Per quanto riguarda la tentazione di odio che senti nel tuo cuore posso dirti che secondo San Filippo Neri una tentazione svelata al proprio confessore è già mezza vinta. Infatti ci vuole tanta umiltà per compiere un gesto del genere, e il demonio fugge di fronte a questa virtù. Non penso proprio che un bravo sacerdote possa decidere di lasciare la direzione spirituale di un'anima solo perché sente la tentazione di odiare. Mica è colpa sua se sente quella tentazione! Per lasciare la direzione di un'anima servono dei motivi più seri, ad esempio se il confessore dovesse accorgersi che una penitente si è innamorata di lui. Se eventualmente un sacerdote dovesse lasciare la guida di un'anima solo perché sente la tentazione ad odiare, dimostrerebbe di non essere adatto a dirigere un'anima per mancanza di zelo, e quindi è meglio cambiarlo con un altro più idoneo. Bisogna cambiare padre spirituale se ci si accorge che la direzione è inutile o dannosa. È inutile quando non si sente fiducia nei suoi confronti, oppure se lui non corregge i nostri difetti, non ci stimola sulla strada della perfezione cristiana, non ci aiuta a risolvere i nostri problemi, non dimostra di essere molto interessato alla nostra santificazione, eccetera. La direzione spirituale diventa addirittura dannosa se ci rendiamo conto che il direttore non è sufficientemente istruito, prudente e caritatevole; se tollera le nostre mancanze, o se vede le cose da un punto di vista troppo naturale e umano; se durante la direzione perde tempo parlando di cose frivole e totalmente estranee alla vita spirituale; se cerca di imporre pesi troppo pesanti; se i suoi consigli ci fanno regredire, anziché avanzare sulla strada della perfezione cristiana. È molto importante vedere se tratta l'anima che dirige in modo caritatevole e paterno. Senza carità è difficile avere la fiducia necessaria per aprirgli il cuore e parlargli con franchezza.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Circa il rischio di perdere la fede posso dirti che teoricamente è possibile, tuttavia nel tuo caso penso che tu abbia buone possibilità di perseverare nel cammino di perfezione cristiana. Dico ciò perché ti vedo determinata a perseverare e stai cercando i mezzi per restare fedele al Signore. Il fatto stesso che mi hai scritto per confidarmi tante cose che hai nel cuore dimostra che desideri continuare a combattere la "buona battaglia della fede", come la chiamava San Paolo Apostolo. Secondo me hai solo bisogno di qualcuno che, quando ne senti il bisogno, possa dirti delle parole di conforto per incoraggiarti a perseverare nel cammino cristiano.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Spero di esserti stato di qualche aiuto. Non esitare a scrivermi ogni volta che vorrai chiarire qualche dubbio, oppure sentirai semplicemente il desiderio di parlare di argomenti religiosi con una persona che ti comprende.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali e fraterni saluti in Cordibus Jesu et Mariae.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Cordialiter</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Oremus ad invicem!</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<div style="text-align: center;">_______________</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">
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<span style="color: #e69138;"><span face=""trebuchet ms" , sans-serif" style="font-size: x-large;"><span>Per scaricare gratuitamente delle meditazioni audio mp3 su interessanti argomenti religiosi che fanno bene all’anima,</span><span> </span></span><span face=""trebuchet ms" , sans-serif" style="font-size: x-large;"><span><span><a href="https://mp3cristiani.altervista.org">cliccare qui.</a></span><span> </span></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;"><br /></div><br /><div style="text-align: right;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="text-align: right;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="text-align: right;"><span style="font-size: xx-small;">xzmp</span></div>_______________Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-82193599162954106842021-10-04T00:00:00.000+02:002024-01-20T12:15:42.051+01:00(-) Crociata contro le mode indecenti<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg056NBcaxCsyi7KJHLtifPyxLnpNkstW8IwhMzpXEk-M1RUB1_HD4n6yPTv4HXgVr1uf57uAUz6pcOnoEpHeaQ-NQvA_SBG8Ee88D9mRvjbgdBwKJvSD3BeblBpO-YAVPZbe-mGdm-SUY0/" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg056NBcaxCsyi7KJHLtifPyxLnpNkstW8IwhMzpXEk-M1RUB1_HD4n6yPTv4HXgVr1uf57uAUz6pcOnoEpHeaQ-NQvA_SBG8Ee88D9mRvjbgdBwKJvSD3BeblBpO-YAVPZbe-mGdm-SUY0/" style="height: 397px; margin-top: 0pt; width: 250px;" /></a></div>
Riporto alcuni brani tratti dalla splendida allocuzione “Una gioia”, pronunciata il 22 maggio 1951 dal grande Papa Pio XII a sostegno della "Crociata della purezza" indetta dalla gioventù femminile di Azione Cattolica. Apprezzo molto il suo modo di parlare di stampo “combattentistico”.</div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Una gioia è per Noi, dilette figlie, il benedire nuovamente in voi la santa Crociata della purezza, così opportunamente intrapresa e tanto valorosamente continuata sotto la potente protezione della Vergine tutta pura, Maria Immacolata. Il degno e felice nome di Crociata, da voi scelto e imposto alla bella e grande vostra campagna, mentre s’ingemma della Croce, faro di salvezza al mondo, risveglia i gloriosi ricordi storici delle Crociate dei popoli cristiani, sante spedizioni e battaglie fatte e combattute insieme, sotto i sacri labari, per la conquista dei Luoghi Santi e per la difesa delle regioni cattoliche dalle invasioni e minacce degli infedeli. Anche voi intendete difendere un campo cattolico, il campo della purezza, e conquistarvi e custodirvi quei gigli che spandano il loro profumo, quale nembo del buon odore di Cristo, nelle famiglie, nei ritrovi amichevoli, per le vie, nelle adunanze, negli spettacoli, nei divertimenti pubblici e privati. E una crociata contro gl’insidiatori della morale cristiana, contro i pericoli, che al tranquillo scorrere del buon costume in mezzo ai popoli vengono creando i potenti flutti dell’immoralità traboccanti per le strade del mondo e che investono ogni condizione di vita. </span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Che oggi esista dappertutto un tale pericolo è non solo un grido ripetuto dalla Chiesa; ma, anche fra gli uomini estranei alla fede cristiana, gli spiriti più chiaroveggenti e solleciti del pubblico bene altamente ne denunciano le spaventevoli minacce per l’ordine sociale e per l’avvenire delle Nazioni, a cui il presente moltiplicarsi delle eccitazioni alla impurità avvelena le radici di vita, mentre rallenta ancor più il freno del male quella indulgenza, che meglio si direbbe negazione, di una parte sempre più estesa della coscienza pubblica, cieca dinanzi ai disordini morali più riprovevoli. […] </span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">La vita dell’uomo sulla terra, anche nei secoli cristiani, è sempre una milizia. Noi dobbiamo salvare le anime nostre e quelle dei nostri fratelli nel nostro tempo, e oggi quel pericolo è certamente aumentato, perché si sono straordinariamente accresciuti gli artifici, in altri tempi confinati in circoli ristretti, di eccitare le passioni: il progresso della stampa, le edizioni a buon mercato come quelle di lusso, le fotografie, le illustrazioni, le riproduzioni artistiche di ogni forma e colore e di ogni prezzo, i cinematografi, gli spettacoli di varietà e cento altri mezzi subdoli e segreti, che propagano gli allettamenti del male e li pongono in mano di tutti, grandi e piccoli, donne e fanciulle. Non è forse sotto gli occhi di tutti una moda ardita, indecorosa per una giovane cristianamente cresciuta? E il cinematografo non fa assistere a rappresentazioni, che già si rifugiavano in recinti, dove non si sarebbe mai osato mettere il piede? </span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Dinanzi a questi pericoli, in non pochi paesi, i pubblici poteri hanno preso provvedimenti, legislativi od amministrativi, volti ad arginare lo straripamento dell’immoralità. Ma nel campo morale l’azione esteriore delle Autorità, anche le più potenti, per lodevole ed utile e necessaria che sia, non è mai che da sola valga a ottenere quei frutti sinceri e salutari che sanino le anime, sulle quali conviene che operi più alta virtù. </span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">E sulle anime ha da operare la Chiesa, e al suo servigio l’Azione Cattolica […] entrando in lotta contro i pericoli del mal costume, combattendoli in tutti i campi a voi aperti: nel campo della moda, dei vestiti e degli abbigliamenti, nel campo dell’igiene e dello sport, nel campo delle relazioni sociali e dei divertimenti. Vostre armi saranno la vostra parola e il vostro esempio, la vostra cortesia e il vostro contegno, armi che anche ad altri attestano e rendono possibile e lodevole il comportamento che onora voi e la vostra attività. </span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Non è Nostro proposito di ritracciare qui il triste e troppo noto quadro dei disordini che si affacciano ai vostri occhi: vesti così esigue o tali da sembrar fatte piuttosto per porre in maggior rilievo ciò che dovrebbero velare; [...] danze, spettacoli, audizioni, letture, illustrazioni, decorazioni, in cui la mania del divertimento e del piacere accumula i più gravi pericoli. Intendiamo invece ora di ricordarvi e rimettervi sotto lo sguardo della mente i principi della fede cristiana, che in queste materie devono illuminare i vostri giudizi, guidare i vostri passi e la vostra condotta, ispirare e sostenere la vostra lotta spirituale. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Giacché ben si tratta di una lotta. La purezza delle anime, viventi della grazia soprannaturale, non si conserva né si conserverà mai senza combattimento. [...] Questa lotta inevitabile voi l’accettate coraggiosamente e cristianamente. Lo scopo dunque della vostra azione comune non può essere di sopprimerla totalmente; ma deve tendere ad ottenere che questo necessario combattimento spirituale non sia reso per le anime più difficile, più pericoloso, dalle circostanze esteriori, dall’atmosfera nella quale debbono sostenerlo e proseguirlo quei cuori che ne soffrono gli assalti. [...] Il fine pertanto della vostra lotta vuol essere che la purezza cristiana, condizione di salvezza per le anime, riesca meno ardua a tutte le buone volontà, sicché le tentazioni, nascenti dalle contingenze esteriori, non sorpassino i limiti di quella resistenza, che con la grazia divina il mediocre vigore di molte anime vale ad opporvi. Per raggiungere cosi santo e virtuoso intento, conviene agire sopra circoli e correnti di idee, sui quali, se poco o nulla potrebbe un’azione individuale e isolata, assai efficacemente è in grado di operare un’azione comune. Se l’unione fa la forza, solo un gruppo compatto, numeroso quanto mai può essere, di risoluti e non pavidi spiriti cristiani saprà, dove la loro coscienza parli ed esiga, scuotere il giogo di certi ambienti sociali, svincolarsi dalla tirannide, oggi più forte che mai, delle mode di ogni sorta, mode nel vestito, mode negli usi e nelle relazioni della vita. […] Oggidì la Crociata per voi, dilette figlie, non è di spada nè di sangue nè dì martirio, ma di esempio, di parola e di esortazione. Contro le vostre energie e i vostri propositi sta il demone della impurità e della licenza dei costumi, qual capitale nemico: levate alta la fronte al cielo, dal quale Cristo e l’Immacolata Vergine sua Madre vi contemplano; siate forti e inflessibili nel compimento del vostro dovere di cristiane; movete contro la corruzione, che sgagliardisce la gioventù, a difesa della purezza; rendete un tale servigio, che supera ogni prezzo, alla vostra cara patria, efficacemente operando e cooperando a diffondere nelle anime più di purezza e di candore, che valga a renderle più prudenti, più vigili, più rette, più forti, più generose. [...]</span></i></div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-AM5kX8NYWPc/VfIDzqyjp6I/AAAAAAAAGe0/dYJ3u4HCjug/s430-Ic42/R%2525C3%2525A9ginald_Garrigou-Lagrange_img-108.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-AM5kX8NYWPc/VfIDzqyjp6I/AAAAAAAAGe0/dYJ3u4HCjug/s430-Ic42/R%2525C3%2525A9ginald_Garrigou-Lagrange_img-108.jpeg" width="272" /></a></div>
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Dagli scritti di Padre Garrigou-Lagrange (1877-1964).</div>
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<i><span style="color: #660000;"><b>Che cos'è il difetto dominante?</b></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">È in noi quello che tende a prevalere sugli altri, e con questo sul nostro modo di sentire, di giudicare, di simpatizzare, di volere e d'agire. È un difetto che, in ciascuno di noi, ha una relazione intima col nostro temperamento individuale. Vi sono temperamenti portati alla mollezza, all'indolenza, alla pigrizia, alla gola e alla sensualità. Ve ne sono altri portati soprattutto alla collera, all'orgoglio. Non tutti saliamo sulla vetta della perfezione dallo stesso versante; quelli che sono di temperamento fiacco, debbono con la preghiera, la grazia e la virtù, diventare forti; e quelli che sono naturalmente forti al punto d'essere facilmente rigidi, debbono farsi dolci lavorando su se stessi e con l'aiuto della grazia. Prima di questa trasformazione progressiva del temperamento, il difetto dominante di ciascuno si fa spesso sentire. È il nostro nemico domestico, nell'interno di noi stessi, poiché può, se prende campo, giungere a devastare totalmente l'opera della grazia, ossia la vita interiore. È talvolta come una spaccatura in un muro che sembra solido e non lo è, come una crepa, talora impercettibile ma profonda, nella bella facciata di un edificio, che una forte scossa può far crollare. Per esempio, un'antipatia, una ripugnanza istintiva contro qualcuno, se non è vigilata e corretta a tempo dalla santa ragione, dallo spirito di fede e dalla carità, può produrre dei veri disastri in un'anima e condurla a commettere gravi ingiustizie, con le quali fa molto più male a se stessa che al prossimo, poiché è assai più dannoso il commettere l'ingiustizia che il subirla. Il difetto dominante è ancor più pericoloso perché spesso compromette la nostra buona qualità principale la quale è una felice inclinazione della nostra natura che dovrebbe essere sviluppata e poi nobilitata dalla grazia. C'è ad esempio chi è portato naturalmente alla dolcezza, ma se a causa del suo difetto dominante, che forse è la mollezza, la dolcezza degenera in debolezza, in indulgenza eccessiva, egli può giungere al punto di perdere ogni energia. Un altro al contrario, è portato naturalmente alla fortezza, ma se si lascia </span></i><i><span style="color: #660000;">dominare dal suo temperamento irascibile, la fortezza degenera in lui in violenza irragionevole, causa di ogni sorta di disordini. In ogni individuo vi è del bianco e del nero, v'è un difetto dominante, ed anche una buona qualità naturale. Se siamo in stato di grazia, v'è in noi un'attrattiva speciale della grazia, che viene generalmente a perfezionare, anzitutto, quanto v'è di meglio nella nostra natura, per poi estendersi in seguito su quello che è meno buono. Così alcuni sono più portati alla contemplazione, altri all'azione. Dobbiamo quindi vigilare in modo tutto particolare affinché il difetto dominante non venga a soffocare la nostra principale buona qualità naturale, e la nostra </span></i><i><span style="color: #660000;">attrattiva speciale della grazia. Altrimenti l'anima nostra sarà simile a un campo di grano invaso dal loglio o zizzania di cui parla il Vangelo. E noi abbiamo un avversario - il demonio - che cerca appunto di sviluppare sempre più in noi il nostro difetto dominante, per metterci in conflitto con quelli che lavorano con noi nel campo del Signore. In San Matteo (13, 25) il Salvatore ci dice: «Il regno dei Cieli è simile a un uomo che aveva seminato del buon grano nel suo campo. Ma mentre gli operai dormivano, venne il nemico, seminò la zizzania in mezzo al frumento e poi se ne andò». E Gesù spiega che il nemico è il demonio (13, 39) che cerca di distruggere l'opera di Dio mettendo in contrasto tra loro quelli che dovrebbero collaborare santamente ad una stessa opera per l'eternità. </span></i><i><span style="color: #660000;">Ha una abilità tutta particolare nell'ingrandire agli occhi nostri i difetti del prossimo, a trasformare un granello di sabbia in una montagna, mettendo come una lente di ingrandimento alla nostra immaginazione, per farci irritare contro i fratelli, invece di lavorare con loro. Di qui possiamo intravvedere qual danno può provenire a ciascuno di noi dal nostro difetto principale, se non siamo vigilanti a reprimerlo. È spesso come un verme roditore dentro un bel frutto.</span></i><br />
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-v9KlEMYUFNA/VfIDzj7ltlI/AAAAAAAAGew/iMOMyiFXXb0/s320-Ic42/Reginald_Garrigou-Lagrange.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-v9KlEMYUFNA/VfIDzj7ltlI/AAAAAAAAGew/iMOMyiFXXb0/s320-Ic42/Reginald_Garrigou-Lagrange.jpg" /></a></div>
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<i><span style="color: #660000;"><b>Come conoscere il nostro difetto dominante?</b></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">In primo luogo è evidente che importa assai il conoscerlo, e non farsi illusioni su tal punto. E tale conoscenza ci appare ancor più necessaria per il fatto che il nostro avversario, il nemico dell'anima nostra, lo conosce benissimo e se ne serve per mettere la discordia in noi e attorno a noi. Nella cittadella della nostra vita interiore, difesa dalle varie virtù, il difetto dominante è come il punto debole non difeso né dalle virtù teologali né da quelle morali. Il nemico delle anime cerca appunto in ciascuno di noi il punto debole, facilmente vulnerabile, e lo trova agevolmente. È dunque necessario anche per noi il conoscerlo. Ma come discernerlo? Nei principianti è assai facile, quando sono sinceri. In seguito, però, il difetto dominante diviene meno appariscente, poiché cerca di nascondersi camuffandosi da virtù; l'orgoglio prende al di fuori la veste della magnanimità, e la pusillanimità cerca di coprirsi col manto dell'umiltà. È necessario, tuttavia, arrivare a conoscere il difetto dominante, perché se non lo conosciamo, non possiamo combatterlo, e se non lo combattiamo non vi sarà in noi vera vita spirituale. Per poterlo discernere, dobbiamo prima di tutto chiedere a Dio la luce: «Signore, fammi conoscere gli ostacoli che metto, in modo più o meno cosciente, all'opera della grazia in me. Dammi poi la forza di eliminarli, e se sono negligente nel farlo, degnati eliminarli Tu stesso, per quanto io ne debba soffrire». Dopo aver così chiesto con grande sincerità questo lume dobbiamo esaminarci seriamente. E come? Chiedendo a noi stessi: A che cosa tendono le mie preoccupazioni più ordinarie la mattina al primo svegliarmi, o quando mi trovo solo; dove si fermano spontaneamente i miei pensieri ed i miei desideri? Qui dobbiamo ricordarci che il difetto dominante, che comanda facilmente a tutte le nostre passioni, si dà tutta l'apparenza di virtù, e se non fosse combattuto, potrebbe condurre alla impenitenza. Giuda vi arrivò con l'avarizia, vizio che non aveva saputo e voluto dominare; essa ve lo condusse come un impetuoso vento che sbatte una nave contro gli scogli. </span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Per scoprire il difetto dominante, dobbiamo pure domandarci: «Qual è generalmente la causa o la sorgente della mia tristezza e della mia gioia? Qual è il motivo generale delle mie azioni, l'origine ordinaria dei miei peccati, soprattutto quando non si tratta di una colpa accidentale, ma di un seguito di peccati, o di uno stato di resistenza alla grazia, specialmente quando questo stato dura parecchi giorni e ci porta ad omettere i nostri esercizi di pietà?». Allora dobbiamo sinceramente ricercare il motivo per il quale l'anima ricusa di ritornare al bene. Dobbiamo dirci ancora: «Che ne pensa il mio direttore? Qual è, secondo lui, il mio difetto dominante? Egli è certamente miglior giudice di me». Difatti, niuno è buon giudice in causa propria, e qui l'amore proprio ci inganna. Bene spesso il nostro direttore ha scoperto questo difetto prima di noi, e forse si è provato qualche volta a parlarcene. Noi però abbiamo forse cercato di scusarci? E qui la scusa è pronta, perché il difetto dominante eccita facilmente tutte le nostre passioni, comanda loro da padrone, ed esse gli obbediscono all'istante. In tal modo, l'amor proprio ferito eccita bentosto l'ironia, la collera, l'impazienza. Inoltre, quando il difetto dominante ha preso radice in noi, ha una ripugnanza particolare a farsi smascherare e combattere, perché vuole regnare in noi. E questo giunge talora a tal punto che se il prossimo ci accusa di tal difetto, noi gli rispondiamo: «Avrò mille difetti, ma questo veramente non l'ho». Possiamo riconoscere il difetto dominante anche dalle tentazioni che il nostro nemico suscita più spesso in noi, poiché egli suole attaccarci soprattutto da questo punto debole dell'anima nostra. Finalmente, nei momenti di vero fervore, le ispirazioni dello Spirito Santo vengono a chiederci dei sacrifici precisamente su questo punto. Se ricorriamo sinceramente a questi vari mezzi di discernimento, non ci sarà troppo difficile il riconoscere questo nemico interiore che portiamo in noi e che ci rende schiavi: «Chi si abbandona al peccato, è schiavo del peccato», dice Gesù in San Giovanni (8, 34). È come una prigione interiore che portiamo in noi, dovunque ci rechiamo. Dobbiamo perciò aspirare ardentemente alla liberazione. Qual grazia è per noi l'incontrarci con un santo che ci dica: «Ecco il tuo difetto dominante ed ecco pure l'attrattiva principale della grazia che devi seguire generosamente per arrivare all'unione con Dio». È così che il Signore chiamò figli del tuono - boanerges- i giovani Apostoli Giacomo e Giovanni, che volevano far discendere il fuoco dal cielo sopra una borgata che si era rifiutata di riceverli. Leggiamo in San Luca (9, 56) : «Egli li ammonì, dicendo: "Non sapete di qual spirito siete! Il Figlio dell'uomo è venuto, non per perdere gli uomini, ma per salvarli". Alla scuola del Salvatore i due Boanerges divennero dolci e miti, tanto che San Giovanni evangelista al termine della sua vita non sapeva più dire che una cosa: "Figliuolini miei, amatevi l'un l'altro" (1 Gv 3, 18-23). E quando gli domandavano perché ripetesse sempre la stessa cosa, rispondeva: «È il precetto del Signore e se l'osservate, avete fatto tutto». Giovanni non aveva perduto nulla del suo ardore, della sua sete di giustizia, ma queste qualità si erano spiritualizzate e accompagnate a una grande dolcezza.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><b>Come combattere il difetto dominante?</b></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">È estremamente necessario il combatterlo perché è il principale nemico interiore, e quando questo è vinto, le tentazioni non sono più tanto pericolose, ma sono piuttosto occasioni di progresso. Ma questo difetto non può dirsi vinto finché non v'è un vero progresso nella pietà o nella vita interiore, fino a che l'anima non è giunta ad un vero e stabile fervore di volontà, vale a dire, a quella prontezza della volontà al servizio di Dio che é, secondo San Tommaso, essenza della vera devozione. Per questo combattimento spirituale è necessario ricorrere a tre mezzi principali: la preghiera, l'esame e una sanzione. La preghiera sincera: «Signore, mostratemi qual è l'ostacolo principale alla mia santificazione, quello che mi impedisce di profittare delle grazie ed anche delle difficoltà esteriori che concorrerebbero al maggior bene dell'anima mia se al momento opportuno sapessi meglio far ricorso a Voi, mio Dio». I Santi arrivano fino a dire, come San Ludovico Bertrando: «Hic ure, Domine, hic seta ut in aeternum parcar. Signore, brucia e diretta in me tutto quello che mi impedisce di venire a Te, purché Tu mi faccia grazia per l'eternità». San Nicola da Flue diceva pure: «Signore, togli da me tutto quello che m'impedisce di venire a Te; dammi tutto quello che può condurmi a Te; prendimi a me stesso, e dammi tutto a Te». Questa preghiera non dispensa già dall'esame, ma al contrario, vi ci porta. Anzi - come dice S. Ignazio - sarebbe bene soprattutto per i principianti, di scrivere ogni settimana quante volte hanno ceduto al difetto dominante, che vuol regnare in essi come un despota. È più facile ridere senza frutto di questo metodo che praticarlo con vantaggio. Se contiamo il denaro speso e quello ricevuto, è ancor </span></i><i><span style="color: #660000;">più utile il sapere quali sono le nostre perdite e i nostri guadagni dal punto di vista spirituale per l'eternità. Finalmente, è cosa opportunissima l'imporci una sanzione, una penitenza, ogni </span></i><i><span style="color: #660000;">volta che ricadiamo in quel difetto. Questa penitenza potrà essere una preghiera, un momento di silenzio, una mortificazione interna o esterna. V'è in questo una riparazione della colpa ed una soddisfazione per la pena che le è dovuta. Al tempo stesso acquistiamo in tal modo maggiore circospezione per l'avvenire. Così molti sono guariti dall'abitudine di mandare imprecazioni coll'imporsi ogni volta un'elemosina in riparazione. Prima di vincere il nostro difetto dominante, le nostre virtù sono spesso piuttosto buone inclinazioni naturali che vere e solide virtù radicate in noi. Prima di questa vittoria, la sorgente delle grazie non è ancora abbastanza aperta sulle anime nostre perché cerchiamo ancora troppo noi stessi e non viviamo abbastanza per Iddio. Dobbiamo finalmente vincere la pusillanimità che ci porta a pensare che il nostro difetto dominante sia affatto impossibile a sradicarsi. Con la grazia, però, possiamo dominarlo, perché come dice il Concilio di Trento (Sess. VI, cap. 11), citando Sant'Agostino: «Dio non comanda mai l'impossibile, ma, dandoci i suoi comandi, ci dice di fare quanto possiamo dal canto nostro e di chiedere la grazia per compiere quanto non possiamo». È stato detto che, in questo caso, il combattimento spirituale è più necessario della vittoria, poiché, se ci dispensiamo da questa lotta, abbandoniamo la vita interiore, e cessiamo di tendere alla perfezione. Non dobbiamo mai far pace coi nostri difetti. Non dobbiamo, finalmente, prestar fede al nostro avversario quando cerca di persuaderci che tale lotta non conviene che ai Santi per giungere alle regioni più elevate della spiritualità. È verità indiscutibile che, senza questa lotta perseverante ed efficace, l'anima nostra non può aspirare sinceramente alla perfezione cristiana, verso la quale il comandamento massimo fa a tutti un dovere di tendere. Questo comando è difatti illimitato: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima tua, con tutte le tue forze e con tutto il tuo spirito, e il prossimo tuo come te stesso» (Lc 10, 27). Senza questa lotta, non vi può essere né gioia interiore né pace, poiché la tranquillità dell'ordine, ossia la pace, proviene dallo spirito di sacrificio; questo solo ci stabilisce interiormente nell'ordine, facendo morire in noi tutto quanto vi è di sregolato. Solo allora la carità, l'amore di Dio e delle anime in Dio, finisce col prevalere del tutto sul difetto dominante, allora essa occupa veramente il primo posto nell'anima nostra e vi regna efficacemente. La mortificazione, che fa sparire il nostro difetto principale, ci dona la libertà, assicura il predominio in noi delle nostre vere qualità naturali e della nostra attrattiva speciale di grazia. Così arriviamo, a poco a poco, ad essere noi stessi, nel senso più ampio della parola, vale a dire ad essere soprannaturalmente noi stessi, senza i nostri difetti. Non si tratta di copiare in modo più o meno servile le qualità altrui, né di entrare in uno stampo uniforme, eguale per tutti. Nelle personalità umane regna una varietà grandissima, come nelle foglie e nei fiori non ne troviamo due che siano perfettamente eguali. Non dobbiamo però subìre il nostro temperamento ma trasformarlo conservando di esso quanto v'è di buono. Il carattere deve essere nel nostro temperamento, l'impronta delle virtù acquisite e infuse, soprattutto delle virtù teologali. Allora, invece di riportare istintivamente tutto a sé - come quando il difetto dominante regna in noi - ci sentiamo portati a ricondurre tutto a Dio, a pensare quasi di continuo a Lui e a non vivere che per Lui, conducendo in qualche modo verso di Lui tutti quelli che vengono a noi. </span></i></div>
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(Brano tratto da "Le tre età della vita interiore" vol. II, di Padre Réginald Garrigou-Lagrange, Edizioni Vivere In)<br />
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<span style="color: #e69138;"><span face=""trebuchet ms" , sans-serif" style="font-size: x-large;"><span>Per scaricare gratuitamente delle meditazioni audio mp3 su interessanti argomenti religiosi che fanno bene all’anima,</span><span> </span></span><span face=""trebuchet ms" , sans-serif" style="font-size: x-large;"><span><span><a href="https://mp3cristiani.altervista.org">cliccare qui.</a></span><span> </span></span></span></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj37RuG2vFWLLNkxI8yi7zmI7CxIsyuvehGSTNWJt8TJt7FLdccUlVPkuTkHmof-m6vN3CK9PCmIYw7cBcwqPu5wTxx2hd3yF-UPcCoqrQPV80PubFtCaBOYhG9f6cRCHqt5W3TjYhxqgHq/s512/Messa-tridentina-57476.JPG" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj37RuG2vFWLLNkxI8yi7zmI7CxIsyuvehGSTNWJt8TJt7FLdccUlVPkuTkHmof-m6vN3CK9PCmIYw7cBcwqPu5wTxx2hd3yF-UPcCoqrQPV80PubFtCaBOYhG9f6cRCHqt5W3TjYhxqgHq/w198-h320/Messa-tridentina-57476.JPG" width="198" /></a></div>
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In passato il “movimento tradizionale” attirava l'interesse di ristretti ambienti ecclesiali, mentre negli ultimi 15 anni c'è stata una poderosa avanzata, una sorta di "sfondamento a sinistra", riuscendo a convincere tanta gente a saltare sul carro della Tradizione nonostante la feroce persecuzione che da decenni i modernisti hanno scatenato contro chi vuole restare fedele al Magistero perenne della Chiesa.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>
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Ma da dove arrivano i nuovi militanti del movimento? Molti giungono da ambienti “conservatori”, ma gli altri vengono da ambienti di “sinistra”. Sì, avete capito bene, è gente che in passato si era lasciata abbindolare dai pifferai della coalizione progressista-modernista, ma poi ha aperto gli occhi e ha capito che il “sol dell'avvenire” dei rossi conduce alla perdizione, mentre per andare verso Dio bisogna seguire la strada dritta della Tradizione Cattolica.</div>
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Per dare un ulteriore slancio all'inarrestabile avanzata del movimento tradizionale è necessario continuare lo "sfondamento a sinistra". Ci sono tanti fedeli che per anni hanno simpatizzato per gli ambienti progressisti, attratti da temi sociali come la fame nel mondo e la questione operaia, tuttavia adesso si stanno accorgendo della desacralizzazione del cattolicesimo e sperano in una "restaurazione". C'è tanta gente che si è ritrovata a "sinistra" in buona fede, e ora è necessario ricondurla nell'alveo della Tradizione. Uno degli errori che bisogna assolutamente evitare è quello di lasciare la “questione sociale” in mano ai modernisti e ai rossi.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCS6CNgI-zkhLRegxxhL_q7fukHfXZcoIKDoYGTc9UEqCsDYJy_9y3u2R9HTjJI0sSd5eD_eLWi-CU3fTMvbBMT6nKEytzz0kApqJOdLabW3FIn9TCYx3npZUCm5akIYf8BYyaQ-MXxrb8/s406/Messa-tridentina-5747611.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCS6CNgI-zkhLRegxxhL_q7fukHfXZcoIKDoYGTc9UEqCsDYJy_9y3u2R9HTjJI0sSd5eD_eLWi-CU3fTMvbBMT6nKEytzz0kApqJOdLabW3FIn9TCYx3npZUCm5akIYf8BYyaQ-MXxrb8/w196-h200/Messa-tridentina-5747611.jpeg" width="196" /></a></div>
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Dobbiamo sfruttare ogni occasione per trarre qualche vantaggio per il bene delle anime, e quindi per la maggior gloria di Dio. Non dobbiamo restare alla finestra a guardare il susseguirsi degli eventi, dobbiamo darci da fare per tentare di attrarre le anime verso la Tradizione cercando di cavalcare ogni occasione che capita. Mi spiego meglio: alla gente piacciono coloro che non si limitano a parlare di questioni liturgiche e dottrinali, ma che si impegnano concretamente anche in opere sociali. Fino ad ora il movimento tradizionale è rimasto ai margini della vita ecclesiale, ma adesso è giunto il momento di approfittare della situazione. In che modo? Bisogna dar vita a nuove iniziative anche in campo sociale, così da strappare la gente dalle grinfie dello sterile modernismo filantropico, e avere l'occasione di far conoscere ampiamente il grande patrimonio devozionale e dottrinale della Tradizione. Il primato deve rimanere per le questioni dottrinali e liturgiche, ma bisogna assolutamente evitare di abbandonare la “questione sociale” in mano ai modernisti e ai loro amici comunisti. Il vero militante della Tradizione Cattolica si interessa della questione sociale ed è sempre schierato dalla parte dei poveri e della gente che soffre.</div>
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Se non attueremo lo “sfondamento a sinistra”, tanta gente cadrà nella rete dei modernisti, i quali potrebbero continuare a moltiplicare le opere filantropiche per i poveri, senza però cercare di condurre le anime a Cristo, dando in questo modo l'errata impressione che la Chiesa sia una delle tante ONG umanitarie. Se non faremo nulla, la gente penserà che i fedeli legati alla liturgia tradizionale si interessano solo di cappe magne, pianete broccate, scarpe con le fibbie d'argento, cartegloria con cornici cesellate in oro, rocchetti ricamati a mano, ecc. Ciò è falso, perché in realtà i tradizionalisti sono i migliori amici del popolo (lo ha affermato San Pio X nella Lettera Apostolica “Notre charge apostolique”), e si interessano dei problemi di coloro che sono in stato di bisogno. Ma non lo fanno per scopi politici o per ricevere gli applausi della stampa internazionale, bensì solo per carità fraterna, cioè per vero amore che nasce da Dio.</div>
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Eravamo, siamo e resteremo sempre contro il comunismo. Per “sfondamento a sinistra” non bisogna intendere una deriva verso le posizioni politiche dei progressisti, come hanno fatto molte persone che in passato votavano per la Democrazia Cristiana. Al contrario significa strappare ai comunisti e ai modernisti le masse dei poveri che sono state ingannate per decenni, e ricondurle a Cristo, unico vero Salvatore del genere umano. I nostri punti di riferimento da imitare non sono i capi delle onlus moderniste o addirittura di quelle laiciste, bensì sono personaggi eroici che hanno dato lustro alla Chiesa militante, mi riferisco ad esempio a San Giovanni Bosco, San Giuseppe Cottolengo, San Luigi Orione, Santa Francesca Cabrini, San Francesco d'Assisi, Santa Bartolomea Capitaneo, e a tanti altri valorosi seguaci del Redentore Divino.</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq9uOW5YnN921AsDuoCNQIUUvK4bX_5isw0qx5Af8cCrrVd7TRwCubSkQakk6T2j2nPzmUGkMZ5I9psBaBGDQTVV9Y49aMKxtYV5imQz72VDYrKJDWFcVUdcaPLOnuRtFgk9OsYyZQx6D9/s600/Messa-tridentina-574761.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="203" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq9uOW5YnN921AsDuoCNQIUUvK4bX_5isw0qx5Af8cCrrVd7TRwCubSkQakk6T2j2nPzmUGkMZ5I9psBaBGDQTVV9Y49aMKxtYV5imQz72VDYrKJDWFcVUdcaPLOnuRtFgk9OsYyZQx6D9/w320-h203/Messa-tridentina-574761.jpg" width="320" /></a></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-36274116694474475992021-09-18T00:06:00.013+02:002021-09-18T00:06:00.187+02:00Il vescovo della diocesi di Petrópolis apre a tutti i tesori della Messa tridentina<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_S_Sp85rRxxL1vFszBJOBW6gGqk78g2cO8TU_DlhldYvvIEko17Kk-j5JaB4RlRPiCoK6ZOUL3D8jOgV3IAe59lRDj6w6KF40TWisjH8EA9njdK8iFN2gFwNu7vqYO5YqasbPaaHbjoxe/s340/Il+Santo+Sacrificio+della+Messa+13.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="340" data-original-width="206" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_S_Sp85rRxxL1vFszBJOBW6gGqk78g2cO8TU_DlhldYvvIEko17Kk-j5JaB4RlRPiCoK6ZOUL3D8jOgV3IAe59lRDj6w6KF40TWisjH8EA9njdK8iFN2gFwNu7vqYO5YqasbPaaHbjoxe/s320/Il+Santo+Sacrificio+della+Messa+13.jpg" width="194" /></a></div><div style="text-align: justify;">Sono rimasto piacevolmente sorpreso nell'apprendere che nell'orbe cattolico tanti vescovi diocesani (anche tra quelli con sensibilità liturgiche molto diverse dalle nostre) abbiano stabilito che la Messa tridentina debba continuare ad essere celebrata. Tra questi vescovi ce n'è uno che ha dimostrato di avere un cuore particolarmente grande e generoso nei confronti dei sacerdoti che amano celebrare "more antiquo". Si tratta di Mons. Gregório Paixão, vescovo di Petrópolis (Brasile), il quale ha concesso a tutti i preti ordinati prima del 16 luglio 2021 la facoltà di celebrare il Santo Sacrificio della Messa utilizzando il Missale Romanum del 1962.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Evidentemente questo zelante vescovo, che è un monaco benedettino, sa bene che la Santa Messa celebrata con sacralità e devozione è un potente mezzo di santificazione per le anime.</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-38727137251300380122021-09-18T00:05:00.008+02:002021-09-18T00:05:00.174+02:00Mons. Douglas Lucia istituisce un santuario con la Messa tridentina<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUR17l3NIPzm0Or5sHjSoMrJYTv_MGR9O03iRfmK5Z6fXBG67NSumwDSFSGpuQFwdd6cahw7fuAMch0xSIiGp5AbivmBdTiUXVVlErP3_WO4O_tPPOV7MZ0OXrn4WfxSQZCkdW6wxuRHpH/s200/02.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="195" data-original-width="200" height="195" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUR17l3NIPzm0Or5sHjSoMrJYTv_MGR9O03iRfmK5Z6fXBG67NSumwDSFSGpuQFwdd6cahw7fuAMch0xSIiGp5AbivmBdTiUXVVlErP3_WO4O_tPPOV7MZ0OXrn4WfxSQZCkdW6wxuRHpH/s0/02.jpg" width="200" /></a></div><div style="text-align: justify;">Il vescovo di Syracuse (USA), Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Douglas Lucia, ha recentemente istituito un nuovo santuario diocesano che, oltre all'adorazione Eucaristica, sarà dedito anche alle celebrazioni liturgiche nel Rito Romano antico.</div><p></p><p style="text-align: justify;">È stato lo stesso vescovo statunitense ad inaugurare il santuario celebrando la Santa Messa nell'antica forma liturgica.</p><p style="text-align: justify;">Dobbiamo essere grati a Dio per averci donato in questi tempi difficili dei successori degli Apostoli che zelano il bene delle anime.</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-50252072145188007742021-09-17T00:00:00.004+02:002022-07-01T12:35:39.957+02:00(-) La prova della speranza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7_a6gJliHQhRU7WeWwDfTKJe7rJCwmzTBhUejcRgBBimgKIKYX2SK5oiyjuH0hobwGBHEQff-8g8vnB08Mgnw4jk9ShsK4gCazFrkK2xmtw5-KpCkJXtcDVg3h8cGfOjY1ou-Cgub8tZY/s1600/Cristo-Comunione-02.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="395" data-original-width="240" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7_a6gJliHQhRU7WeWwDfTKJe7rJCwmzTBhUejcRgBBimgKIKYX2SK5oiyjuH0hobwGBHEQff-8g8vnB08Mgnw4jk9ShsK4gCazFrkK2xmtw5-KpCkJXtcDVg3h8cGfOjY1ou-Cgub8tZY/s320/Cristo-Comunione-02.jpeg" width="194" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Dagli scritti di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena (1893 - 1953).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Dammi, o Signore, una speranza invincibile; insegnami a sperare contro ogni speranza, insegnami a « soprasperare ». </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">1 - Diamo prova della saldezza della nostra fede quando perseveriamo in essa malgrado le oscurità; diamo prova della saldezza della nostra speranza quando non cessiamo di sperare malgrado le circostanze avverse per cui ci sembra talvolta che Dio ci abbia abbandonati. Come è più meritorio l’atto di fede fatto in mezzo alle tenebre ed ai dubbi, così è più meritorio l’atto di speranza emesso in mezzo alla desolazione ed all’abbandono. Le virtù teologali sono il mezzo più adatto e proporzionato per unirci a Dio, e di fatto ci uniremo di più a lui quanto più la nostra fede, la nostra speranza e la nostra carità saranno pure, intense, pienamente soprannaturali. Proprio per farci giungere a ciò, Dio ci fa passare attraverso il crogiuolo della prova. Per ogni anima cara a Dio si rinnova, in certo modo, la storia di Giobbe: egli è provato nei beni, nei figli, nella sua persona; è abbandonato dagli amici e dalla moglie; da ricco e stimato qual era, si trova solo, su un letamaio, ricoperto di un’orribile lebbra dalla testa ai piedi. Ma, se Dio è buono, se è vero che ci vuol bene, perchè permette tutto ciò? Perchè ci lascia soffrire? « Dio non ha fatto la morte - dice la Sacra Scrittura - nè si allieta della perdizione dei viventi... Ma gli empi, con la mano e con la voce, chiamano la morte » (Sap.1,13 e 16). La morte e la sofferenza sono conseguenze dei peccati che Dio non impedisce perchè vuol lasciare l’uomo libero. E, tuttavia, non soffrono solo i peccatori, ma anche gli innocenti: perchè? Perchè Dio vuol provarli come si prova l’oro nella fornace, perchè vuole purificarli, vuole inalzarli ad un bene e ad una felicità immensamente superiori ai beni ed alle felicità della terra. Ed ecco che Dio permette la sofferenza dei buoni e si serve anche delle conseguenze del peccato - guerre, disordini, ingiustizie sociali e private - per il maggior bene dei suoi eletti. Resta però che, mentre siamo nella prova, non vediamo, non comprendiamo il perchè di essa; Dio non ci dà conto della sua condotta, non ci svela i suoi piani e perciò è per noi duro resistere nella fede e nella speranza. Duro, ma non impossibile, perchè è certo che Dio non ci manda mai prove superiori alle nostre forze, come pure è certo che Dio non ci abbandona mai, se non siamo noi i primi ad abbandonarlo. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">2 - Il minimo atto di speranza, di fiducia in Dio, formulato in mezzo alla prova, in uno stato di desolazione interiore od esteriore, vale immensamente più di mille atti formulati nel tempo della gioia, della prosperità. Quando soffri nell’anima o nel corpo, quando sperimenti il vuoto dell’abbandono e dell’impotenza, quando sei travagliato dalle ripugnanze e dalle ribellioni della natura che vorrebbe scuotere il giogo del Signore, non puoi pretendere di avere il sentimento confortante della speranza, della fiducia, anzi, spesso ne proverai il sentimento contrario e, tuttavia, anche in questo stato puoi fare atti di speranza e di fiducia, non sentiti, ma voluti. Le virtù teologali si esercitano essenzialmente con la volontà; quando il sentimento le accompagna, il loro esercizio è soave, consolante; ma quando rimane il puro atto della volontà, allora questo esercizio è arido e freddo, eppure, non per questo è meno meritorio, anzi, può esserlo ancora di più e dà molta gloria a Dio. Non devi, quindi, turbarti se non senti più la fiducia, ma devi voler avere fiducia, devi voler sperare e sperare ad ogni costo, malgrado tutti i colpi che Dio t’infligge per mezzo della prova. Allora è il momento di ripetere con Giobbe: « Quand’anche Dio mi uccidesse, in lui spererò » (13,15). Non illuderti di poter passare attraverso queste prove senza dover lottare contro lo scoraggiamento, contro tentazioni di sfiducia e forse anche di disperazione; questa è la reazione della natura che si ribella a ciò che la ferisce. Il Signore, che conosce la nostra debolezza, non ci condanna, ma ci compatisce. Questo stato non offende Dio, purchè tu cerchi sempre dolcemente di reagire con atti di fiducia voluta. Ogni volta che l’onda dello scoraggiamento tenta di travolgerti, reagisci ancorandoti in Dio con un semplice movimento di fiducia; anche se in certi periodi la tua vita spirituale dovesse ridursi a questo esercizio, non avresti perduto nulla ma, anzi, avresti guadagnato molto. Proprio attraverso queste prove si arriva all’esercizio eroico della fede e della speranza; e l’eroismo delle virtù è necessario per arrivare alla santità. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Ep.us Aux.].</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-5111695791290162772021-09-15T07:29:00.002+02:002021-09-15T07:29:34.579+02:00Nuove ordinazioni per la liturgia antica<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr4KYXZjKwjFtUDEWYPtpS6XN2S7AWLH0HBRaA_xbloH-qsvv8vgIFSyX50jv9YG3QdzZpj47ZTqHjWydS5rBj3FSSieGaRTQ81pO1hwwSWimVpA_XCAd8bCbtJbcSl41h9NG4mpJ5GS6i/s200/105.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="200" data-original-width="200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr4KYXZjKwjFtUDEWYPtpS6XN2S7AWLH0HBRaA_xbloH-qsvv8vgIFSyX50jv9YG3QdzZpj47ZTqHjWydS5rBj3FSSieGaRTQ81pO1hwwSWimVpA_XCAd8bCbtJbcSl41h9NG4mpJ5GS6i/s0/105.jpg" width="200" /></a></div><div style="text-align: justify;">Ieri a Firenze, nella chiesa dei Santi Michele e Gaetano, Mons. Giovannetti, vescovo emerito di Fiesole, ha ordinato 4 nuovi diaconi e 4 nuovi suddiaconi dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Ringrazio Chantal per la segnalazione.</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-91573900013035012612021-09-14T00:00:00.001+02:002021-09-15T07:32:03.197+02:0026 nuovi seminaristi per l'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXe84RUIzDiTJZXRyTRHhJizl6aWlqmeAY9YOH5Ttuu1qNO-xOfOemiatoomkp3Kqi9KR1aiga_d0UNFK1fyaJiqpYVxux_fRBnpOrKZgZkIcaiebRmrG9_P7yGEp6PYEJbAtWz6BEG4It/s471/Sacerdos+Alter+Christus+-+grande.gif" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="471" data-original-width="291" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXe84RUIzDiTJZXRyTRHhJizl6aWlqmeAY9YOH5Ttuu1qNO-xOfOemiatoomkp3Kqi9KR1aiga_d0UNFK1fyaJiqpYVxux_fRBnpOrKZgZkIcaiebRmrG9_P7yGEp6PYEJbAtWz6BEG4It/s320/Sacerdos+Alter+Christus+-+grande.gif" width="198" /></a></div><div style="text-align: justify;">Continuano a giungere buone notizie dal fronte vocazionale. Ben 26 ragazzi sono entrati recentemente nel seminario dell'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote (società di vita apostolica legata alla liturgia tradizionale) per cominciare il periodo di formazione che li porterà un giorno, a Dio piacendo, a divenire sacerdoti e ad offrire all'Eterno Padre il Santo Sacrificio della Messa.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Bisogna essere grati a Dio per tutti questi nuovi seminaristi che amano la Messa tridentina. È raro trovare in giro (almeno in Europa) un'istituzione ecclesiastica con così tante vocazioni. Purtroppo ciò causa invidia tra le file dei modernisti, i quali a volte non si limitano a "rosicare", ma tramano nell'ombra per cercare di distruggere le opere compiute da coloro che essi detestano. </p><p style="text-align: justify;">Abbiamo tanto bisogno di buoni sacerdoti, perciò bisogna pregare assai affinché il Signore salvi gli istituti tradizionali dalle persecuzioni dei miliziani modernisti che da decenni tentano di distruggerli.</p><p style="text-align: justify;">Un mio amico toscano che negli anni novanta frequentava il seminario dell'ICRSS mi ha confidato che questo istituto sacerdotale anche in quel periodo subiva una persecuzione brutale da parte dei modernisti.</p><p style="text-align: justify;">Ovviamente non dobbiamo odiare coloro che ci perseguitano, bensì dobbiamo sfruttare questa situazione a nostro vantaggio, offrendo a Dio le sofferenze che ci causano i modernisti per ottenere dal Cielo le grazie necessarie alla nostra santificazione e alla salvezza delle anime per le quali il Redentore Divino immolò la sua vita sulla Croce del Golgota.</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-74663668110247647132021-09-07T00:01:00.000+02:002021-09-15T07:30:15.115+02:00Può un Dio non sapere di essere Dio?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIjYt9CPi_GXNi6B7nJbuxvG2oKW7QroFApP8QT35xPEQVqiBtyG5POeVEJxN_tJtkemGqoYkChyphenhyphenJgcpfC-x5CqRi_XD0G9l2_cb_Iq-hGlNL9uKeUtCghtdAnPlmjdLHO9cNGU_L21XCL/s572/Discorso-Montagna.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="457" data-original-width="572" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIjYt9CPi_GXNi6B7nJbuxvG2oKW7QroFApP8QT35xPEQVqiBtyG5POeVEJxN_tJtkemGqoYkChyphenhyphenJgcpfC-x5CqRi_XD0G9l2_cb_Iq-hGlNL9uKeUtCghtdAnPlmjdLHO9cNGU_L21XCL/s320/Discorso-Montagna.jpg" width="320" /></a></div>Il Decreto "Lamentabili sane exitu" della Sacra Congregazione del Sant'Uffizio, approvato il 3 luglio 1907, ha condannato la proposizione modernista (al n. 35), secondo la quale Gesù non ebbe sempre la coscienza della sua dignità messianica. Ancora oggi i modernisti continuano vergognosamente ad affermare che Gesù non sapeva di essere Dio (alcuni modernisti dicono che solo da bambino non sapeva di essere il Messia, altri anche da adulto). Questo errore dottrinale è davvero assurdo (per non dire ridicolo). Come fa un Dio a non sapere di essere Dio? I cattolici fedeli alla Tradizione si affidano docilmente al Magistero perenne della Chiesa e pertanto credono che Dio è onnisciente, cioè sa tutto (presente, passato e futuro).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per chiarire questo argomento delicato lascio la parola allo zelante sacerdote Giuseppe Casali, riportando un brano della sua interessante "Somma di Teologia Dogmatica" pubblicata nel 1956 dalla casa editrice “Regnum Christi”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #660000;"><b>LA SCIENZA DEL CRISTO</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">È di fede contro gli Apollinaristi che Gesù ha un’anima veramente razionale e perciò fornita di intelletto. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Quale la scienza di questo intelletto umano?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">ERRORI</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Gli ARIANI, negata la consostanzialità del Verbo col Padre, gli negano conseguentemente la scienza divina.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Gli APOLLINARISTI al contrario, negando l’anima umana, gli attribuiscono solo una scienza divina.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Così i MONOFISITI.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">I NESTORIANI dividendolo in due Persone, assegnano una scienza divina alla Persona divina, e una imperfetta a quella umana.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">I MONOTELITI ammettendo in Cristo una sola volontà e operazione, gli ammettono una unica scienza: quella divina.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Gli AGNOETI lo dicono soggetto alla ignoranza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Molti PROTESTANTI gli riconoscono una scienza limitata. GUNTHER E SHELL dicono che come Uomo, non ebbe la visione beatifica fin dall’inizio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">I MODERNISTI affermano che non ebbe sempre nemmeno la scienza della sua dignità Messianica. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Contro questi errori poniamo le due seguenti:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">TESI - Oltre la scienza divina che gli compete come Dio Cristo ebbe una perfettissima scienza umana immune da ogni errore e da ogni ignoranza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">E’ DI FEDE DEFINITA ALMENO IMPLICITA,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">riguardo la prima parte</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">E’ CERTO</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">per la seconda.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Dal Decreto «Lamentabili” (D. B. 2032 s.) e da quello del S. Officio (5 giugno 1918) vengono condannate tre proposizioni che negano la perfetta scienza del Cristo. La dottrina degli Agnoeti fu condannata dal Conc. Laterano (a. 649 - D. B. 271), confermato dal Conc. di Costantinopoli III.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">PROVA: A) - DALLA SCRITTURA. Cristo è pieno di “grazia e di verità” (Gv. 1,14); in Lui sono “i tesori della sapienza e della scienza” (Col. 2,3; Ef. 3,19) “scruta i cuori” (Mt. 9,4; 12,25); le turbe, i dottori e gli stessi avversari restano meravigliati della sua dottrina (Mt. 7,28; (Lc. 11,27; Gv. 7,46): è chiamato “la verità, la luce del mondo» (Gv. 1,4-5-9; 8,12; 12,46). Questi ed altri passi ancora ci dicono la sua perfettissima scienza e chi lo segue “non cammina nelle tenebre” (Gv. 8,12). </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Ma ci sono altri punti che non si possono riferire altro che alla scienza umana: Egli prega, resta ammirato (Mt. 8,10), conosce le cose in modo comune (Gv. 4,1; 4,22) anzi impara coi patimenti, l’obbedienza (Ebr. 5,8).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">B) - DAI PADRI. Prima del V secolo ne parlano incidentalmente. Origene dice che Cristo interrogava gli altri non perchè non sapeva, ma perchè si voleva adattare ai modi degli uomini. (Comm. in Matt.). </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Più tardi, contro gli Ariani, asseriscono che come Dio, ha scienza divina e come uomo è immune da errore. </span></div>
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<span style="color: #660000;">S. Agostino (De fide 5) afferma “In quel Bambino non è in nessun modo l’ignoranza”. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Più tardi diventa sentenza comune che “Cristo non ignorava nulla di ciò che spetta al suo ufficio, il quale si estende a tutto, compreso il giorno del giudizio”, finchè poi gli Scolastici determineranno meglio distinguendo nella triplice scienza, di cui parleremo nella seguente tesi.</span></div>
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<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
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<span style="color: #660000;">C) - RAGIONE TEOLOGICA. S. Tommaso (3 q. 9) dice che essendo perfetta l’umana Natura del Verbo, dovevano essere perfette le facoltà fra cui l’intelletto; che non sarebbe ragione sufficiente la creazione dell’anima intellettiva se poi le mancasse l’atto proprio di intendere e che la scienza creata appartiene alla integrità nella natura umana. Negando perciò la scienza creata in Cristo, si negherebbe l’integrità della sua Natura Umana. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">E ancora “Come in Cristo la pienezza della grazia e della virtù esclude il fomite del peccato, così la pienezza della scienza esclude l’ignoranza, che si oppone alla scienza; per cui come in Cristo non ci fu il fomite del peccato, così non ci fu in Lui l’ignoranza” (S. Th. 3 q. 15 a. 3).</span></div>
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<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
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<span style="color: #660000;">NOTA - La frase riguardo al giorno e all’ora del giudizio, che “non sa nessuno, nè gli Angeli in cielo, nè il Figlio, ma il Padre” (Mc. 13,32) portò incertezza nella spiegazione di alcuni Padri nei primi secoli e fu interpretata negativamente dagli eretici. Il senso da darsi è che Gesù, nella sua missione di Redentore aveva una scienza comunicabile e un’altra incomunicabile agli uomini, per il loro bene, secondo i disegni divini. Quindi il Figlio sapeva il giorno e l’ora, ma non era opportuno che la comunicasse. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">S. Ireneo la spiega come un insegnamento di umiltà, con cui Gesù fa vedere il Padre sopra tutti (Ad. Haer. 2,28) e S. Agostino dice “che non era nel suo magistero che per mezzo suo fosse conosciuto da noi”, e per la sua bontà verso i discepoli... “preferì che sembrasse ignorarlo, piuttosto che negarlo” (De fide 5).</span></div>
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<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
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<br /></div>
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<span style="color: #660000;">TESI II - In Cristo c’è una triplice scienza: beata, infusa, acquisita.</span></div>
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<span style="color: #660000;">E’ DOTTRINA COMUNE E CERTA</span></div>
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<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">anzi riguardo alla visione beatifica molti Teologi la ritengono di fede.</span></div>
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<span style="color: #660000;">SPIEGAZIONE E PROVA (per parti).</span></div>
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<span style="color: #660000;">I - SCIENZA BEATA o visione beatifica è la visione intuitiva di Dio, colla quale si vede faccia a faccia come egli è, e in Lui si vedono tutte le cose. </span></div>
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<span style="color: #660000;">S. Tomaso (S. Th. 3, q. 7, a 12) dice: “Cristo, in quanto Uomo, fu vero e pieno comprensore (Comprensori si dicono coloro che, come i Santi nel cielo, hanno la visione intuitiva di Dio) fino dal primo istante della sua concezione”.</span></div>
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<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
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<span style="color: #660000;">A) - LA SCRITTURA, sebbene non in modo del tutto esplicito, pure fa vedere questa verità “La legge fu data per Mosè, la grazia e la verità fu fatta per Gesù Cristo. Nessuno mai vide Dio: l’Unigenito Figlio di Dio che è nel seno del Padre, Egli ce lo ha narrato” (Gv. 1,17). Dunque il Cristo, a somiglianza di Mosè per la legge, e cioè anche come uomo, ha visto la verità. Egli che è “pieno... di verità” (ivi 114) l’attesta come uomo. “Diciamo ciò che sappiamo e attestiamo ciò che abbiamo visto” (ivi 3, 11). </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Gesù attesta pure che conosce e sa il Padre. “Io lo conosco e se dicessi che non lo so, sarei bugiardo simile a voi” (ivi 18, 54). Chi è comprensore, non è più viatore sulla terra, mentre Gesù era comprensore e viatore.</span></div>
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<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
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<span style="color: #660000;">B) - I PADRI indirettamente dicono della visione beatifica quando asseriscono che in Lui non vi è aumento di scienza. </span></div>
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<span style="color: #660000;">S. Agostino (De diversis quaest. 83,60) parlando della RESURREZIONE di Lazzaro dice che Gesù non vedeva come in uno specchio e in un mistero nel modo degli uomini. Non gli era nascosto nulla di Lazzaro, sebbene chiuso nel seplocro e involto nei lini.</span></div>
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<span style="color: #660000;">I Teologi dal sec. XII ad oggi sono unanimi nel consenso, cosicchè il Suarez dice: “Stimo la sentenza contraria erronea e prossima all’eresia” (Disp. 15,1).</span></div>
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<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">C) - RAGIONE TEOLOGICA. L’unione ipostatica è la più elevata in senso assoluto, non è quindi capace di ulteriore innalzamento o perfezionamento. </span></div>
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<span style="color: #660000;">Non è perciò maggiore della visione di Dio la quale non è una conseguenza: quindi la deve comprendere. </span></div>
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<span style="color: #660000;">Inoltre Cristo Dio-Uomo è capo degli uomini e degli Angeli e sarebbe sconveniente che mancasse in Lui Capo, ciò che è negli Angeli, sue membra. Ancora: gli uomini sono in potenza alla visione beatifica, alla quale saranno condotti da Cristo Redentore. Ciò che è in potenza, perviene all’atto per mezzo di un ente in atto. Dunque il Cristo deve aver sempre posseduto in atto la visione beatifica (Cfr. S. Th. ivi a. 2, q. 9).</span></div>
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<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">II - SCIENZA INFUSA è la conoscenza per mezzo di specie che Dio infonde nell’anima. In altre parole è la conoscenza data da Dio per conoscere le cose fuori di Dio, in sè stesse, nella loro essenza. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Essa si dice infusa per sé quando si riferisce a cose che l’uomo non potrebbe conoscere con le sue forze, come per esempio la conoscenza dei futuri contingenti; e infusa accidentalmente quando si riferisce a cose che si potrebbero conoscere anche con le sole forze naturali, ma che di fatto viene infusa da Dio, come la conoscenza di una lingua che non si sia studiata. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Secondo l’unanime consenso degli Scolastici e dei Teologi successivi IN CRISTO CI FU PURE LA SCIENZA INFUSA PER SÉ.</span></div>
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<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
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<span style="color: #660000;">A) - LO ESIGE LA SUA DIGNITÀ. Qualcuno ha obiettato che siccome la visione beatifica è superiore alla scienza infusa e completamente perfetta, l’avere la scienza infusa sarebbe qualche cosa di inferiore e di imperfetto. Si risponde che è vera questa superiorità, ma che Gesù, essendo anche vero Uomo, doveva possedere una Natura umana cui non mancasse niente di ciò che perfeziona questa nel suo ordine. La scienza infusa la perfezione. Dunque Gesù aveva la scienza infusa. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Inoltre è differente la ragione delle due scienze: nell’una le cose si vedono in Dio, nell’altra si vedono in sè stesse. Perciò non si escludono a vicenda e se la scienza infusa è connaturale agli Angeli e ai Beati, a maggior ragione si deve attribuire a Cristo, che ne è il Capo.</span></div>
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<span style="color: #660000;">III - SCIENZA ACQUISITA o sperimentale è quella che si acquista mediante i sensi, attraverso i quali la intelligenza forma le idee.</span></div>
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<span style="color: #660000;">A) - LA SCRITTURA, come abbiamo visto nella tesi precedente, porta vari passi che ci parlano dell’obbedienza, della ammirazione di Gesù. Ci dice pure che colla età progrediva nella sapienza. Questo progresso non poteva avvenire nella scienza beatifica ed infusa, che aveva fin dall’inizio. Dunque aveva ancora la scienza acquisita. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">La conoscenza acquisita non portava un progresso interiore nella scienza del Cristo. Solo vi aggiungeva un esperimento esteriore. Per portare un esempio: Gesù nato a Betlemme, non aveva ancora veduto cogli occhi Nazareth che pure conosceva già nell’altra sua scienza; sapeva perfettamente il dolore delle spine e della croce, ma quando li ha subiti vi si è aggiunta ancora questa straziante esperienza esteriore.</span></div>
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<span style="color: #660000;">B) - RAGIONE TEOLOGICA. Gesù essendo perfetto uomo, doveva avere pure quella scienza senza cui la natura umana sarebbe stata imperfetta.</span></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-10310109268459258472021-09-06T17:33:00.000+02:002021-09-07T06:48:09.155+02:00Modifica dell'orario delle Messe in rito antico a Milano<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr1S2HN7lxbi80rrrbb4as0OZcpBU7-UrTfzRZpf9F5cOsj6LnA_ZTRqHSeSE-NgUA50-7s-fHysAPW3g71AtTF2u_2lGnKn9l6YiVleeZsHf0ggxSGjCCHwTUUafl6qXhMaHf-a8g0oYP/s447/Rito_Ambrosiano.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="416" data-original-width="447" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr1S2HN7lxbi80rrrbb4as0OZcpBU7-UrTfzRZpf9F5cOsj6LnA_ZTRqHSeSE-NgUA50-7s-fHysAPW3g71AtTF2u_2lGnKn9l6YiVleeZsHf0ggxSGjCCHwTUUafl6qXhMaHf-a8g0oYP/s320/Rito_Ambrosiano.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">Il nuovo orario delle Messe in rito ambrosiano antico che si celebra a Milano nelle domeniche e giorni di precetto è: 8.15 e 9.45.</div><p></p><p style="text-align: justify;">Le celebrazioni avvengono presso la Chiesa di santa Maria alla Consolazione, largo Cairoli (fermata metro linea 1, "rossa", stazione Cairoli).</p><p style="text-align: justify;">Prima delle celebrazioni c'è la recita del Rosario.</p><p style="text-align: justify;">Ringrazio Maristella per la segnalazione.</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4736121520343766936.post-41661670895398094542021-09-06T00:01:00.000+02:002021-09-06T00:01:00.206+02:00Danno causato da una Messa celebrata male<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju1Ovq73r-RBgxAnnTe3MDczZ00iuQ6YhRXHafvFb9h2EDlBBR32XT2sMO3ILBVxtPv8VXaEQZW0A64t6wCEtk0Wo3azhlzonTYaJajqOfGRJ7uxbdteh8NHjG4u7gctNCk594LDeF5sU/" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju1Ovq73r-RBgxAnnTe3MDczZ00iuQ6YhRXHafvFb9h2EDlBBR32XT2sMO3ILBVxtPv8VXaEQZW0A64t6wCEtk0Wo3azhlzonTYaJajqOfGRJ7uxbdteh8NHjG4u7gctNCk594LDeF5sU/"></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Brano tratto dagli scritti di Sant'Alfonso de Liguori.<br />
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<i><span style="color: #660000;">Mi narrò un certo religioso di molto credito, che in Roma vi fu un certo eretico che era deciso ad abiurare, ma avendo poi visto una Messa indevota, andò dal Papa e gli disse che non voleva più abiurare, essendosi persuaso che né i sacerdoti né lo stesso Papa avevano vera fede per la Chiesa Cattolica. Perché -diceva-, se io fossi Papa, e sapessi esservi un sacerdote che dice la Messa con poca riverenza, lo farei bruciar vivo. Ma vedendo poi che vi sono sacerdoti che celebrano così, e non sono castigati, mi persuado che neppure il Papa ci crede. E così dicendo si licenziò, e non volle più abiurare.</span></i></div>
Unknownnoreply@blogger.com